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Anastasi si dimette, l’inchiesta “Olimpo” rivoluziona la fondazione di Natuzza

L’ex manager regionale lascia l’incarico, sostituito da don Barone. Quando voleva «mettere in modo» l’ente per aiutare l’ex governatore

Pubblicato il: 11/02/2023 – 12:59
Anastasi si dimette, l’inchiesta “Olimpo” rivoluziona la fondazione di Natuzza

VIBO VALENTIA L’inchiesta “Olimpo” porta a un cambio al vertice della fondazione “Cuore Immacolato di Maria Rifugio della Anime”, ispirata dalla mistica Natuzza Evolo. Pasquale Anastasi, ex dirigente del dipartimento Turismo della Regione Calabria, finito agli arresti domiciliari nell’ambito dell’operazione della Dda di Catanzaro, si è dimesso dalla presidenza del cda del’ente. Anastasi era stato eletto negli anni scorsi durante una lunga fase di scontro tra l’Ente morale di Paravati e la Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, guidata in quel periodo dal vescovo, oggi emerito, monsignor Luigi Renzo.
Il Consiglio d’amministrazione dell’Ente morale – secondo quanto riferisce Gazzetta del Sud – ha preso atto delle dimissioni di Pasquale Anastasi e, a norma di statuto, dopo aver cooptato nel Consiglio don Pasquale Barone già alla guida per oltre trent’anni dell’organizzazione umanitaria – mai poi dimessosi dal vertice del Cda, insieme agli altri due sacerdoti facenti parte dell’organismo, padre Cordiano e don Sicari, su precisa richiesta del presule di allora – lo ha nominato presidente.
Il Consiglio d’amministrazione nel corso della stessa riunione, dopo avere ringraziato il già presidente Anastasi «per il servizio svolto con generosità e abnegazione», ha sottolineato con forza che la Fondazione «sotto lo sguardo del Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime e la preghiera di mamma Natuzza, prosegue il cammino verso il compimento dell’opera della Madonna».

Il sostegno offerto a Oliverio. «Metterò in moto la storia della Fondazione»

Nell’inchiesta Olimpo emergono alcuni passaggi nei quali l’ex manager regionale si sarebbe offerto di «mettere in moto» la Fondazione per offrire un ipotetico aiuto elettorale all’allora governatore Mario Oliverio. In uno dei dialoghi intercettati dagli investigatori, Anastasi si sarebbe spinto al punto di offrire sostegno politico attraverso l’ente. «È il periodo delle elezioni – questo uno dei passaggi evidenziati – poi io metterò in moto tutta… tutta questa storia della fondazione». Il riferimento sarebbe stato proprio alla fondazione della quale presiedeva il consiglio d’amministrazione. Nel fare riferimento alla «storia della fondazione», Anastasi sottolineò «che l’ente annovera 22mila soci» e incassò «la disponibilità del presidente a visitarlo, anche in considerazione del fatto che il consiglio di amministrazione fosse costituito da “gente pesante”». 

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