COSENZA Il gip del Tribunale di Cosenza Manuela Gallo convalida gli arresti in flagranza di Andrea Arena e Angela Maestro, scattati dopo un controllo antidroga dei carabinieri di Rende. Per il 29enne è stata accolta la richiesta, avanzata dal pm Giuseppe Visconti, della custodia cautelare in carcere. Per la donna, invece, la richiesta di misura cautelare è stata rigettata; ne è stata, così, disposta l’immediata liberazione. Entrambi sono difesi dall’avvocato Antonio Quintieri del Foro di Cosenza. La storia inizia il 9 febbraio scorso, quando i militari trovano nell’abitazione della coppia circa 90 grammi di cocaina, di cui una parte suddivisa in 15 involucri termosaldati. Non solo: in casa vi sarebbero anche «ingenti somme di denaro di ingiustificata provenienza, pari a 24.930 euro», oltre a un bilancino di precisione e una busta di cellophane recante fori circolari. Per l’accusa, dunque, la droga «era destinata alla cessione a terzi».
Riguardo ad Arena, il giudice per le indagini preliminari, rileva «l’allarmante pericolosità sociale» e ricorda che, in passato, «ha violato reiteratamente la misura degli arresti domiciliari che gli era stata concessa continuando a spacciare in casa». Inoltre, «considerato il sicuro e consolidato radicamento nel contesto criminale cittadino in cui svolge lo spaccio di sostanze stupefacenti, la misura di massimo rigore appare al momento l’unica idonea e adeguata ad arginare il pericolo di recidiva».
Diverse le considerazioni rispetto ad Angela Maestro. Riguardo alla sua posizione, il gip «ritiene che gli elementi fin qui acquisiti nel corso delle indagini non siano univocamente probanti» la sua «partecipazione concorsuale all’attività illecita di Arena, ma piuttosto siano compatibili con una connivenza non punibile». Mancano, dunque, i «gravi indizi di colpevolezza» sulla posizione della donna. Che, evidenzia il gip nell’ordinanza, avrebbe anche tentato di opporsi (o quantomeno non sarebbe stata complice) dell’attività del compagno, secondo quanto risulta da alcune intercettazioni telefoniche disposte in un procedimento connesso a carico di Arena. Il 17 novembre 2022, Maestro si sarebbe lamentata con una conoscente «del comportamento “permissivo” di Arena, a causa del quale la loro abitazione è diventata una “casa d’appuntamento”, frequentata da troppe persone». (redazione@corrierecal.it)
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