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Graziano: «Il reparto di Nefrologia di Corigliano Rossano non chiuderà»

Il commissario dell’Asp di Cosenza: «Lavoriamo per migliorare il sistema, non per chiudere Unità operative». Il nodo è la mancanza di medici

Pubblicato il: 11/02/2023 – 11:43
Graziano: «Il reparto di Nefrologia di Corigliano Rossano non chiuderà»

CORIGLIANO ROSSANO «L’unico che ha l’autorità e la responsabilità per chiudere un reparto all’interno dell’Asp di Cosenza è il commissario e posso assicurare che l’Unità operativa di Nefrologia e Dialisi dello spoke di Corigliano-Rossano non chiuderà». Sono parole chiare, nette, senza appello quelle di Antonello Graziano, massimo dirigente dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, intervenendo e facendo chiarezza sulla questione, emersa ieri sera in tutta la sua crudezza, sulla paventata chiusura dell’unità nefrologica del “Giannettasio” (puoi leggere l’articolo qui).
«Da maggio del 2022 – aggiunge Graziano – stiamo lavorando per migliorare il sistema sanitario dell’Asp di Cosenza, sicuramente non per chiudere reparti. Certo – precisa – ci sono problemi organizzativi e di carenza di personale, gravissimi, che abbiamo ereditato dal passato e che ci siamo assunti la responsabilità di risolvere. Anche se non è un’impresa semplice».  
Graziano detta i tempi, in una road map specifica che dovrebbe portare al definitivo superamento delle questioni aperte anche dell’unità operativa complessa di Nefrologia dello spoke di Co-Ro che, tra l’altro, è l’unica dell’intera azienda sanitaria provinciale. «Lunedì – annuncia il commissario dell’Asp di Cosenza – mi incontrerò con il direttore sanitario degli ospedali spoke di Corigliano-Rossano, Luigi Muraca, e con il dirigente medico di Nefrologia dell’ospedale di San Giovanni in Fiore, Antonio Nicoletti, per mettere a terra una strategia immediata ed efficace».
Nel frattempo si dovrebbe definire a giorni l’esito del concorso per nefrologi espletato dall’Asp per il reperimento di almeno una nuova figura medica mentre – ma su questo i vertici dell’Asp mantengono massimo riservo – a ottobre l’organico potrebbe essere completato con l’innesto di nuove figure mediche specializzate. «Ad ogni modo – precisa e conclude Graziano – non ci saranno interruzioni di servizio».
Il problema, dunque, anche per la Nefrologia, rimane quello di sempre: la mancanza di personale. Che nel caso specifico dell’unità operativa complessa operante nel “Giannettasio” sarebbe aggravato dal fatto che 4 dei 6 specialisti assegnati al reparto è esonerato dalla reperibilità e questo, di fatto, rende impossibile coprire i turni, soprattutto quelli notturni. È su questo aspetto, dunque, che è ipotizzabile si concentrerà il lavoro del commissario, non escludendo nemmeno la possibilità di richiamare a lavoro medici in quiescenza o specialisti a prestazione. Almeno per il momento, con l’obiettivo di superare una situazione emergenziale.

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