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Il pm Guido a Cosenza incontra gli studenti del “suo” liceo Fermi: «Lo Stato è più forte della mafia»

Il procuratore cosentino ha condotto le indagini che hanno portato all’arresto di Matteo Messina Denaro: «La scuola ha un ruolo importante»

Pubblicato il: 11/02/2023 – 17:51
Il pm Guido a Cosenza incontra gli studenti del “suo” liceo Fermi: «Lo Stato è più forte della mafia»

COSENZA E’ stato uno dei protagonisti assoluti dell’operazione che ha portato allo storico arresto del boss Matteo Messina Denaro. Paolo Guido, procuratore aggiunto di Palermo a cui dal 2017 è stata affidata la delega sulle indagini per la cattura del boss Matteo Messina Denaro, è originario di Acri in provincia di Cosenza. Dopo essersi diplomato nella città dei bruzi, precisamente al Liceo “Fermi”, si è trasferito a Roma per gli studi universitari in Giurisprudenza. Successivamente, dopo essere entrato in magistratura, è arrivato il passaggio nella città di Palermo. Oggi Guido è tornato a Cosenza per incontrare gli studenti della sua vecchia scuola e rispondere alle loro domande. Gli stessi ragazzi, al termine dell’incontro, hanno redatto un documento in cui hanno espresso il loro entusiasmo per la giornata. «Crediamo di aver saputo oggi scrivere una bella pagina di partecipazione e di cittadinanza – riporta il loro messaggio –.Alla nostra assemblea abbiamo invitato il dottor Paolo Guido, il Procuratore che ha condotto le indagini che ha portato all’arresto del ricercato più noto in Italia, Matteo Messina Denaro. La dirigente Angela Corso ha colto subito la nostra proposta e la nostra Scuola si è attivamente mossa per portare a termine questa presenza.Il Procuratore – continua la nota dei ragazzi – si è intrattenuto con noi per oltre un’ora e mezza, rispondendo senza esitazioni alle nostre domande che hanno spaziato dalla recente operazione, alla sua vita da magistrato, alla sua vita di studente proprio nel nostro Liceo. Il dottor Guido ha infatti frequentato negli anni ’80 le aule dello storico edificio di via Molinella.Particolarmente importanti i riferimenti che il dottor Guido ha fatto alla rilevanza enorme che per il positivo esito di ogni attività ha il collettivo che deve condividere passioni, impegno ed obiettivi. Ed all’assoluta importanza che nel contrastare la criminalità organizzata deve avere il ruolo dello Stato nel garantire diritti e servizi costituzionalmente previsti, in particolare la Scuola e la sua insuperabile funzione di crescita delle giovani generazioni che devono evitare quell’attrattività che ancora la mafia può avere in alcune aree del Paese. Soddisfattissimi noi studenti, che abbiamo visto intrattenersi con noi in una forma affatto accademica un rappresentante dello Stato per l’affermazione della legalità. Ed insieme a noi la dirigente Angela Corso e tutto il corpo docente della nostra scuola, presente all’iniziativa.Una bella pagina – conclude l’intervento degli studenti del “Fermi” di quando la Scuola coniuga i consueti percorsi formativi con l’interlocuzione con gli aspetti più tangibili della realtà che ci circonda».

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