LAMEZIA TERME Un tour in lungo e in largo per l’Italia per sostenere, sempre con maggiore forza, la mozione di Stefano Bonaccini, il governatore dell’Emilia-Romagna candidato alla guida del Partito democratico. Tutto passerà attraverso il prossimo congresso dei dem ma intanto, in Calabria, ha fatto tappa Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento europeo, arrivata a Lamezia per toccare da vicino quella “energia popolare” fondamentale per rifondare il Pd. Presenti all’iniziativa organizzata dal Pd di Lamezia Terme, guidato da Gennarino Masi, anche il consigliere regionale Raffaele Mammoliti, il presidente dell’assemblea regionale Pd, Giusy Iemma, il segretario del Pd di Catanzaro, Domenico Giampà, oltre alla leader dell’opposizione in Consiglio regionale, Amalia Bruni, e il segretario regionale e senatore calabrese, Nicola Irto.
«Questo partito come sapete – spiega ai microfoni del Corriere della Calabria – ha commesso tanti errori nel passato e ha bisogno di ripartire in maniera efficace, ne ha bisogno il Paese, a cominciare da una opposizione salda, di un’opposizione forte a questo governo che non smette di farci fare brutte figure all’estero e in Europa e che non smette di mettere in campo politiche sbagliate che parlano di iniquità e di un approccio che punta sugli egoismi regionali». «Pensate per esempio all’autonomia differenziata e a tutte le scempiaggini che si stanno mettendo in campo». «Penso – ha detto ancora Picierno – che in Calabria si sia fatto un lavoro splendido, lo voglio dire con grande chiarezza ma anche con grande consapevolezza. Qui è stato fatto un rinnovamento vero, profondo, necessario grazie al lavoro importante di Nicola Irto ma anche di tutti i segretari provinciali perché sapete che in tutti i territori è stato dato vita a un rinnovamento profondo. Abbiamo segretari provinciali giovani e bravi che sono i due aspetti che ci piacciono come condizioni necessarie per poter rilanciare davvero il territorio e io credo che un partito che a livello nazionale assomigli un po’ di più al partito calabrese in questa fase non possa che farci bene, qui troviamo il mezzogiorno che ci piace».
A contorno dell’incontro le polemiche dell’ex governatore regionale, Mario Oliverio, che aveva parlato di una gestione del congresso Pd «arrogante e irresponsabile». Parole che la Picierno liquida così: «Io in realtà questa polemica l’ho guardata un po’ da lontano, me la raccontavano poco fa, non so esattamente le parole che ha utilizzato ma Oliverio per primo sa che in questa regione era necessario questo rinnovamento profondo che è stato messo in campo, quindi è chiaro che bisogna non guardare indietro ma guardare avanti, e guardare avanti alla nuova classe dirigente e importante che questa ragione sta facendo tanto e sta facendo bene».
A proposito di Nicola Irto, è proprio lui ai nostri microfoni a spiegare quello che realmente servirebbe alla Calabria nei prossimi mesi: «Sulla Calabria ci aspettiamo impegni veri, non slogan, non dirette Facebook. Ci aspettiamo che le tante risorse che ci sono vengano messe a terra che ci sia la capacità di spesa, la capacità di trattenere i giovani calabresi nella nostra regione perché i numeri ci dicono che la Calabria si desertifica sempre di più sul piano umano. Vanno via più giovani e una regione che non guarda il suo capitale umano è destinata a morire». «Ecco, noi dobbiamo invertire questa tendenza, dobbiamo fare un lavoro profondo. E su questo gli strumenti ampi che la regione ha deve metterli in campo il governo nazionale, deve fermarsi sull’autonomia differenziata. Insomma, in una parola, bisogna investire sul Sud». «Perché – ha detto Irto – se riparte la Calabria, il Sud, riparte l’Italia. È questa la gigantesca sfida che abbiamo davanti il Partito democratico e su questo non solo ci si gioca una scommessa di rigenerazione propria, ma vuole essere protagonista con la società calabrese, di un processo di cambiamento profondo». (redazione@corrierecal.it)
x
x