La nuova frontiera dell’oncologia. Allineandosi ad altre esperienze in Italia nate dall’esigenza di sopperire ai limiti delle reti oncologiche, anche la Regione Calabria si pone all’avanguardia nella lotta contro i tumori istituendo il “Molecular Tumor Board”, un nuovo modello assistenziale e organizzativo. A prevederlo è un decreto adottato dalla struttura commissariale guidata dal presidente della Regione Roberto Occhiuto, che dà vita al “Mtb”, in pratica un comitato multidisciplinare che interpreta risultati di test genomici e molecolari per individuare terapie personalizzate. Si tratta in sostanza di un gruppo costituto da diverse figure professionali chiamate a cercare di conoscere meglio la malattia e a trattarla al meglio delle possibilità, con tutte queste armi innovative al omento a disposizione. L’obiettivo è quello di effettuare indagini di diagnostica molecolare di altissimo livello, e rilevare la presenza di mutazioni nei tumori dei pazienti arruolati, per poi associare la terapia giusta all’assetto mutazionale della malattia. Nel decreto commissariale si specifica che «che negli ultimi anni si è assistito ad un notevole sviluppo della medicina personalizzata in oncologia attraverso lo sviluppo di metodiche diagnostiche fondate sull’analisi molecolari dei tumori associate sia all’interpretazione dei dati di letteratura su larga scala che alla disponibilità di nuovi farmaci. Questa modalità assistenziale sta rapidamente rivoluzionando l’approccio terapeutico alla malattia e consente di assicurare ai pazienti una risposta appropriata e personalizzata mediante una organizzazione multidisciplinare con specifici livelli di competenza idonea a garantire un’offerta sanitaria regionale di qualità, allineata ai più elevati standard nazionali ed internazionali e percorsi assistenziali uniformi sull’intero territorio regionale». Il provvedimento del commissario Occhiuto rileva che «è necessario per la realizzazione degli obiettivi predetti istituire una organizzazione basata sull’ottimizzazione costi/efficacia dei farmaci oncologici anche attraverso l’acquisizione di dati clinici confrontabili. In tale contesto il modello di rete da programmare ha lo scopo di accrescere la qualità dell’assistenza ai pazienti con patologia oncologica attraverso la sperimentazione di nuove modalità organizzative finalizzate a migliorare le relazioni tra le strutture della rete sanitaria, potenziare le attività di formazione e sviluppare ed implementare la collaborazione e lo scambio di conoscenze con altri centri di ricerca e assistenza nazionali e internazionali». In sostanza comunque l’attivazione in Calabria della “Molecular Tumor Board rientra in un quadro di riorganizzazione dell’attuale sistema che – si legge infine nel decreto commissariale – «risulta necessaria per garantire la tempestività nella presa in carico dei pazienti, gli adeguati livelli di cura e di continuità dell’assistenza, l’equità nelle condizioni di accesso ai servizi e, conseguentemente, consente di assicurare ad ogni cittadino il più idoneo approccio terapeutico nel pieno rispetto della sicurezza delle cure erogate, valorizzando la prossimità delle cure». (redazione@corrierecal.it)
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