CROTONE Un partito diverso in ogni Campanile. Il quadro che viene fuori, analizzando i dati relativi ai risultati del voto congressuale del Partito democratico nella provincia di Crotone, è alquanto eterogeneo ed è rappresentativo dell’incidenza che hanno i dirigenti territoriali sulla platea degli iscritti.
La partita congressuale se la è aggiudicata l’area Bonaccini con il 51,10% (voti 277), seguito dall’area Schlein con il 25,46% (voti 138), Cuperlo 14,02% (76 voti) e De Micheli 8,856% (48 voti). Bonaccini non ha vinto in tutti i Comuni.
I migliori risultati li ha avuti in quattro comuni: a Cirò Marina ha ottenuto il dato più rilevante con il 70,27%, a Cotronei il 63,29%, a Isola Capo Rizzuto il 58,82% e a Petilia Policastro il 57,57%. Il presidente regionale dell’Emilia Romagna non ha, invece, ottenuto un risultato eccellente nella città capoluogo di provincia, dove è rimasto molto al di sotto della soglia del 50% (43,45%). La mozione Schlein ha sfondato a Rocca di Neto (81,81%) e Santa Severina (77,77%), mentre a Crotone si è fermata al 28,57%. La terza forza territoriale è quella di Cuperlo che non ha primeggiato in nessun comune interessato al voto. Questa mozione, però, ha rischiato il fare il colpaccio a Cutro dove ha ottenuto il 47,61%. Se in questo Comune fosse stato consentito di votare anche ai sette dirigenti a cui è stata negata la tessera, il dato sarebbe stato del tutto favorevole a Cuperlo, che avrebbe ottenuto 49 voti a fronte dei 42 ottenuti da Bonaccini.
Il dato di Cutro riveste ancora più importanza se si tiene conto del fatto che tra gli avverarsi dei cuperliani c’è stato il segretario di federazione, Leo Barberio, nella sua veste anche di commissario della sezione. A Cutro, quindi, il voto ha fatto emergere che il gruppo dirigente che gestisce le chiavi della sezione, incide meno di quello che si è voluto misurare elettoralmente sostenendo la mozione Cuperlo. La situazione del Pd in questo importante comune della provincia pitagorica sarà più chiara il prossimo 26 febbraio, quando sarà celebrata la seconda tornata elettorale e potranno partecipare al voto anche i non iscritti al partito.
Non si esclude che, nella provincia pitagorica, il prossimo 26 febbraio potrebbero cambiare diverse situazioni. Ci sono, infatti, tre o quattro comuni dove le similitudini con la vicenda di Cutro sono tante. In due comuni (Scandale e Strongoli) si voterà domani. Complessivamente sono molte le schede dichiarate nulle: su 704 votanti a livello provinciale i voti validi sono stati solo 542. Le schede ritenute non valide sono state 162. (redazione@corrierecal.it)
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