COSENZA La Commissione nazionale di Garanzia del Partito democratico nella giornata di ieri ha deliberato che gli ex aderenti al Pd poi candidati in liste alternative al Pd, o comunque non autorizzate dal Pd, non possono essere iscritti al Partito democratico per l’anno in corso e quello successivo. Sulla base di quanto disposto dal livello nazionale, coloro che si sono candidati in Calabria alle Regionali con le coalizioni “De Magistris Presidente” e “Oliverio Presidente” non possono partecipare all’attuale fase congressuale e non posso essere inseriti nell’anagrafe degli iscritti.
In particolare nella delibera, vergata dalla presidente della Commissione nazionale di Garanzia Silvia Velo, si chiariscono due punti richiesti dalle mozioni congressuali in campo. Il primo circa il limite temporale dell’esclusione del tesseramento al Partito democratico. Nella delibera si chiarisce che per i soggetti che si sono candidati in liste alternative al Pd comunque non autorizzate dal PD, in occasione di elezioni amministrative, «sono esclusi dall’Anagrafe degli iscritti e dall’Albo degli Elettori e non possono essere iscritti per l’anno in corso e quello successivo». Ed è appunto il caso di diverse personalità politiche tra cui l’ex governatore Mario Oliverio. Ed anche il secondo punto da ragione alla tesi sostenuta Giuseppe Mazzuca, presidente dell’organo interno dei dem bocciando il ricorso presentato dai cuperliani. Si tratta del punto relativo ai soggetti non iscritti al Pd che risultano iscritti ad altri partiti o movimenti politici o che aderiscono a Gruppi diversi da quello del Partito democratico all’interno di Assemblee elettive. Ebbene anche in questo caso, si legge nella delibera del Commissione nazionale di Garanzia vale la regola dell’esclusione dell’iscrizione tra le fila dei dem.
x
x