COSENZA Festa grande ieri a Cosenza in occasione della Solennità della Madonna del Pilerio, Patrona della città e dell’Arcidiocesi. Il nuovo arcivescovo di Cosenza-Bisignano, monsignor Giovanni Checchinato, durante la cerimonia, ha chiesto ai cosentini a riflettere su Maria, «la più perfetta dei credenti». Al termine della messa, con la chiusura della porta Santa si è concluso il Giubileo della Cattedrale che ha compiuto 800 anni. Le festività erano iniziate il 30 gennaio 2022 e avevano avuto il 25 giugno con la presenza in città del cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin.
Risale al 1576 il culto cattolico della Madonna del Pilerio risale all’anno 1576. A quel tempo una violenta epidemia di peste invase la città di Cosenza. Numerose furono le vittime. Secondo la tradizione cattolica la popolazione si rivolse al Dio per essere salvata. Successivamente un devoto intento a pregare davanti all’antica icona della Vergine Maria posta all’interno della Cattedrale cittadina, si accorse che sul viso della Madonna si era formato un bubbone di peste. Una volta sparsa la notizia, una grande folla si recò ad ammirare coi propri occhi lo strano evento che venne interpretato come volontà della Vergine di accollarsi la malattia per liberare la popolazione. Nei mesi seguenti la regressione della peste venne interpretata dalla città come vero e proprio miracolo e la Madonna del Pilerio fu eletta a Patrona Protettrice di Cosenza. In seguito al terribile terremoto del 12 febbraio 1853 i cosentini chiesero e ottennero dopo due anni dall’autorità ecclesiastica l’istituzione di una seconda festa, detta “del patrocinio”, in onore della Vergine da celebrarsi ogni anno, il 12 febbraio.
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