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l’udienza

Rinviati a giudizio due professionisti. L’accusa: erano al servizio della cellula catanzarese dei Grande Aracri

Sono accusati di avere reinvestito, riciclato e reimpiegato ingenti somme in denaro contante provenienti da attività illecite

Pubblicato il: 13/02/2023 – 19:06
di Alessia Truzzolillo
Rinviati a giudizio due professionisti. L’accusa: erano al servizio della cellula catanzarese dei Grande Aracri

CATANZARO Il gup di Catanzaro Sara Mazzotta ha accolto la richiesta del sostituto procuratore della Dda di Catanzaro, Domenico Guarascio e ha rinviato a giudizio Domenico Masciari, 56 anni, di Catanzaro e Vittoria Proietti, 49 anni, di Subiaco. Nel corso dell’udienza i due imputati hanno reso interrogatorio e Masciari si è difeso affermando che non conosceva la caratura criminale di Gennaro Pierino Mellea, già condannato in via definitiva in Kyerion e considerato a capo della “cellula criminale” operante nella provincia di Catanzaro, fidatissimo referente nella provincia del capoluogo di Nicolino Grande Aracri.
Secondo l’accusa, Masciari, in veste di consulente bancario e finanziario, avrebbe fornito consulenza e opera professionale per gli affari gestiti dalla consorteria. In pratica avrebbe aiutato i membri della cellula catanzarese dei Grande Aracri, in particolare Mellea, a reinvestire, riciclare e reimpiegare ingenti somme in denaro contante (non inferiori, in una occasione, a 200mila euro) provento delle attività illecite della consorteria. Masciari e Proietti, stando alle risultanze di indagine, sono i “cristiani buoni” (per usare un’espressione cara al boss Nicolino Grande Aracri), i professionisti esperti, di cui la cosca era solita servirsi per reinvestire ingenti quantità di soldi sporchi. Masciari avrebbe operato tramite investimenti su piattaforme finanziarie on line di tipo binario ed estere. In cambio avrebbe ricevuto, talvolta, denaro in contanti da Mellea. In una occasione avrebbe consegnato denaro in contanti a Vittoria Proietti, sua collaboratrice di fatto, la quale avrebbe successivamente investito tale denaro nella piattaforma 24Option.com.
Compito della Proietti sarebbe stato quello di ricevere somme in denaro contante di provenienza illecita e investirle in piattaforme on line estere di trading binario. L’indagata, stando alle indagini, ha anche creato conti bancari all’estero dove far confluire, attraverso bonifici, i proventi delle operazioni finanziarie. (a.truzzolillo@corrierecal.it)

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