REGGIO CALABRIA Inizierà domenica 19 febbraio al borgo di Pentedattilo (Reggio Calabria) il programma di escursioni alla scoperta dei capolavori d’Aspromonte, sculture in marmo dal Rinascimento al Barocco, promosse dalla fondazione Antonino Scopelliti, con lo scopo di valorizzare la statuaria marmorea dei centri storici aspromontani, al quale è levato anche un contest fotografico dedicato.
Il progetto è svolto in collaborazione con l’Accademia di Belle arti di Reggio Calabria e il Museo della lingua greco calabra “Gerhard Rohlfs” di Bova, con cui la fondazione ha stretto protocolli di intesa, e con le associazioni Territorium Italia e Il Giardino di Morgana-Archeotrekking ed escursioni. Le opere d’arte da visitare sono firmate dai più grandi artisti del Rinascimento meridionale, oltre che da scultori della stagione manierista e barocca. Le escursioni si svolgeranno a partire da domenica 19 febbraio e si protrarranno fino a dicembre, toccando diversi centri del territorio della città metropolitana di Reggio Calabria, dove sarà possibile ammirare antichi manufatti marmorei eseguiti tra il XV e il XVII secolo.
Durante le visite guidate, coordinate da Alessandra Moscatello e Domenico Guarna, gli escursionisti avranno occasione di partecipare ad un contest fotografico dedicato, che sarà pubblicato sulla pagina Facebook della fondazione Antonino Scopelliti, e che è finalizzato a rendere il progetto un’esperienza condivisa, per promuovere insieme un paesaggio culturale che merita di essere conosciuto, prima di tutto dagli stessi calabresi. I migliori scatti confluiranno in una pubblicazione curata dallo storico dell’arte Pasquale Faenza, che racconterà i tesori nascosti dell’Aspromonte, da Gerace a Oppido, da Bova a Seminara, passando dallo Jonio al Tirreno attraverso le diversità della regione. L’escursione del 19 febbraio a Pentedattilo prevede un giro attorno alla particolare conformazione montagnosa del borgo (mano di pietra), per entrare in contatto con le particolarità paesaggistiche del posto, fino ad arrivare alla statua attribuita allo scultore messinese Giuseppe Bottone e risalente al 1564, la Madonna della Candelora, posta sull’altare centrale della piccola chiesa monastica domenicana
x
x