CROTONE Si terrà il prossimo 17 febbraio, a partire dalla ore 14.30, presso il Teatro Alikia di Cirò Marina, l’iniziativa convegnistica dal titolo: “La medicina malata di Catanzaro – Crotone – Vibo Valentia, Curarla per Curare”, focalizzando nella Disorganizzazione e sulla carenza di Personale, i fattori più incriminati nel fallimento di questo importantissimo settore.
Un evento ideato ed organizzato dalla UST Magna Grecia unitariamente alle Federazioni più direttamente coinvolte nei processi del delicato quanto importante settore sanitario, Cisl Pensionati Magna Grecia, Cisl Funzione Pubblica Magna Grecia e Cisl Medfici Magna Grecia, per realizzare uno spazio aperto di confronto fra tutti gli attori istituzionali e sociali che a vario titolo sono coinvolti nella governance del Sistema Sanitario territoriale e Calabrese e nell’erogazione dei relativi servizi o ne sono fruitori.
«L’assetto organizzativo, a tutti i livelli, è l’elemento predominante che qualifica o meno l’offerta sanitaria e le risposte alla domanda di salute che proviene dai cittadini.
A differenza di qualche anno fa, quando alcune criticità si evidenziavano, pur non avendo ancora prodotto effetti disastrosi, oggi dobbiamo ripartire proprio da ciò che il Covid-19 ci ha insegnato. Dobbiamo farlo subito, cominciando a chiederci: come possiamo migliorare le capacità di risposta del sistema sanitario pubblico sul territorio dove dovranno interloquire in modo sempre più complesso il sistema ospedaliero e quello territoriale?
La presenza qualificata della Cisl Nazionale con il Segretario Confederale Ignazio Ganga e quella del Segretario Generale Nazionale della Cisl Medici, Benedetto Magliozzi, caratterizzano molto l’iniziativa dove il rilievo e l’analisi dei problemi, nonché le proposte costruttive che la Cisl porterà all’attenzione, unitamente al contributo e competenza degli autorevoli attori sindacali politici ed istituzionali, potranno rappresentare un utile contributo in questa fase di “auspicabile” cruciale transizione verso nuovi modelli.
L’auspicio è quello di vedere il sistema sanitario del nostro territorio in una situazione di normalità e ridare dignità a tutti coloro che chiedono di preservare, per quanto possibile, il bene più prezioso che è la salute, fiduciosi che anche alle nostre latitudini, l’interesse del malato, possa essere sempre al centro di ogni processo organizzativo non trascurando gli effetti che si determinano sul mondo del lavoro che rappresentiamo, dai Dipendenti ai Medici.
Pur nella consapevolezza che ci siano varie, gravi e diffuse forme di colpevolezza, che hanno consentito lo scivolamento della sanità nelle peggiori espressioni del malaffare, della corruzione, delle infiltrazioni mafiose, la situazione ha assunto dimensioni di tale portata ed evidenza da rendere necessario il prevalere del senso di responsabilità alla protesta fine a sé stessa. Non una mobilitazione, dunque, ma una reazione propositiva e decisa finalizzata ad affrontare con tutti i soggetti, che oggi hanno assunto direttamente o indirettamente il governo del SSR, i gravi problemi che guastano da decenni il nostro universo sanitario, consapevoli delle grandi opportunità offerte dal PNRR anche in questo importante e strategico settore».
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