MILANO Ripresa e voglia di ripartire. Alla Borsa internazionale del Turismo di Milano è forte il desiderio di tornare a viaggiare. Una esperienza decisamente diversa rispetto agli standard pre-pandemici: il turismo è cambiato e di conseguenza anche lo spirito con cui i viaggiatori scelgono mete e destinazioni. Il relax senza rinunciare ai servizi di qualità, unito al buon cibo e alla (ri)scoperta della natura sono variabili imprescindibili per gli amanti della vacanza “slow”. Agriturismi e strutture ricettive, tour al centro della ruralità, nei borghi storici e nelle campagne italiane rappresentano un must per Agriturist, l’associazione nazionale per l’agriturismo, l’ambiente e il territorio di Confagricoltura. Il momento favorevole del settore necessità di una maggiore attenzione da parte delle istituzioni «che devono tenere in considerazione l’importanza dell’agriturismo, componente fondamentale per l’economia» come sottolinea al Corriere della Calabria, Mariangela Costantino presidente di Agriturist Calabria.
«Gli agriturismi sono dislocati in tutta la regione Calabria e offrono, senza dubbio, un turismo di tipo esperienziale in tutti i territori: dai parchi nazionali fino al mare», sostiene Costantino. Che aggiunge: «Abbiamo un patrimonio rurale di tipo storico, penso ad esempio agli antichi casali e poi ciò che contraddistingue la nostra offerta è l’accoglienza familiare.
L’agriturismo nasce e vive dell’azienda agricola, per cui immaginate questo di vivere in un contesto naturale in cui spesso incontrerete il contadino che lavora nei campi o l’agricoltore che vive nell’azienda. E’ questa accoglienza familiare che ci contraddistingue». Ospitalità all’interno di un paesaggio rurale, meta di tutti coloro che desiderano fuggire dal caos quotidiano della città, dal lavoro frenetico, alla spasmodica ricerca di riposo e relax assaporando la quiete della campagna e la qualità del piatti territoriali. Il legame fra impresa agrituristica e territorio è prezioso e in questo contesto l’agriturismo diventa luogo di raccolta di servizi ed offerte esperienziali.
Una vacanza diversa e ‘on the road’ sulle strade poco battute, alla riscoperta della Calabria, dei borghi, delle campagne. «Ben il 71% del totale dei turisti stranieri viene in Italia per godere della gastronomia, mentre il 33% cerca la natura». I numeri diffusi da Agriturist cristallizzano la crescita esponenziale di un importante segmento del settore turistico in grado di adattarsi alle richieste del mercato. L’agriturismo oggi integra la propria offerta, garantendo nuovi servizi al viaggiatore. «Sono molteplici le possibilità – dice Costantino – accanto ai classici laboratori di cooking e alle degustazioni, aumenta l’appeal delle attività tipiche dell’azienda agricola, come ad esempio la raccolta delle olive o la produzione di conserve. Gli ospiti vogliono partecipare attivamente, sono affascinanti e determinati a vivere a pieno la loro esperienza nelle nostre strutture». Il trend positivo è certificato anche dalle massicce presenze al desk di Agriturist presente a Bit nello stand di Calabria Straordinaria dove «non mancano le proposte internazionali».
I paesaggi incontaminati, le lunghe passeggiate, le escursioni e ovviamente il buon cibo. «I prodotti dell’azienda rappresentano uno dei tanti punti di forza dell’agriturismo. La maggior parte delle nostre aziende agricole sono biologiche e quindi garantiscono qualità a chilometro zero», racconta al Corriere della Calabria Clelia Iemma, vicepresidente di Agriturist Calabria. «Offriamo laboratori – conclude – coinvolgendo gli ospiti nella realizzazione di un prodotto tipico o in altre attività, come per esempio la raccolta di prodotti ortofrutticoli».
x
x