NOVARA Oltre a Maurizio Rullo, che secondo quanto emerge dalla inchiesta della DDA e dei Carabinieri sarebbe «il capo, l’ideatore, il promotore e l’organizzatore» dell’associazione a delinquere dedita al traffico illecito di rifiuti ferrosi, nell’indagine è coinvolta una seconda persona che aveva avuto un ruolo di primo piano nel Novara Calcio spa dopo che lo stesso Rullo aveva rilevato la società dai precedenti proprietari. Si tratta di Marcello Cianci, napoletano di origine e residente nel milanese, che Rullo aveva inserito come presidente della società calcistica. Cianci si era poi dimesso nel febbraio 2021 dopo un episodio che aveva gettato per la prima volta un’ombra scura sul Novara Calcio.
Era stato infatti intercettato a Locri dai Finanzieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, mentre trasportava nella sua auto 200mila euro in contanti stipati in sacchetti di plastica da supermercato. Cianci era stato denunciato per ricettazione e l’intera somma di denaro era stata sequestrata. Cianci aveva rassegnato le dimissioni dalla carica di presidente, secondo la versione ufficiale allora comunicata dalla societa’, «per motivi di natura personale e professionale».
Il Novara Calcio spa 1908, si era dichiarato «totalmente estranea ai fatti, i quali riguardano vicende strettamente personali e non legate al suo operato all’interno del club».
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