REGGIO CALABRIA «Diciannovemila euro alla Dirigente formatrice del Comune di Milano, per insegnare ai nostri Funzionari come si redige il regolamento di accesso all’impiego. Ma il regolamento era già stato preparato dai nostri bravi dirigenti e funzionari. Avevamo dunque ragione a sostenere che quello che succede al Comune di Reggio Calabria è sempre più strano ed incredibile». Questo è quanto emerso ieri in Commissione Controllo e Garanzia presieduta dal consigliere comunale Massimo Ripepi.
«Stavolta la realtà ha superato di gran lunga la previsione – sottolinea Ripepi -. L’attuale amministrazione ha, di fatto, avuto il coraggio di spendere ben 19.000 euro di risorse pubbliche per ingaggiare una super dirigente milanese, che guarda caso lavora nello stesso comune dove Giuseppe Falcomatà ha vinto il concorso, per formare i nostri dirigenti e funzionari alla redazione di un regolamento di accesso all’impiego. Fin qui tutto (quasi) normale; ma comparando le date degli atti amministrativi emerge un dato inquietante». Continua nel dettaglio Ripepi: «Infatti con determina dirigenziale numero 5764 del 30.12.22, il Rup ha disposto l’affidamento diretto alla Dirigente milanese Paola Suriano, da retribuirsi con un corrispettivo di 19.000 euro, per l’incarico del servizio di progettazione e realizzazione dell’intervento formativo “formare per reclutare” con il seguente obiettivo formativo: “implementare le competenze nella predisposizione degli atti di natura regolamentare che disciplinano l’accesso all’impiego”. Successivamente, con delibera n.5 del 19.01.23, la Giunta comunale ha approvato il regolamento di accesso all’impiego presentato dalla dirigente dottoressa Iolanda Mauro. La stessa dirigente, che sentita in Commissione Controllo e Garanzia, ha dichiarato che la cifra di 19.000 euro, spesa per formare il personale, risulta assolutamente necessaria al fine della redazione di un regolamento di accesso all’impiego, aggiornato alle ultime disposizioni di legge ed utile a bandire i tanto agognati concorsi. Pertanto, secondo la medesima dirigente alle Risorse umane, senza l’autorevole e qualificata formazione della luminare dirigente milanese ed in assenza di risorse qualificate all’interno dell’amministrazione, non si sarebbe potuto redigere l’importante regolamento».
«Considerata tuttavia la limpida dichiarazione dell’onesta dirigente in questione – afferma ancora Ripepi – cristallizzata peraltro dal registratore della segretaria della Commissione, ci chiediamo come sia stato possibile acquisire le competenze, cosi profumatamente pagate, alla formatrice milanese in assenza della formazione stessa. Come è possibile che il programma formativo strutturato in 3 sessioni che prevedono 60, 80 e 40 ore di formazione, per un totale quindi di 180 ore, da remoto ed in presenza con supporto operativo, siano state fatte in soli 19 giorni, ovvero i giorni che intercorrono dalla data di pubblicazione della determina 30.12.22 alla data di pubblicazione della delibera di Giunta 19.01.23. Per tali motivazioni chiederemo dettagliate spiegazioni, nel corso della prossima riunione di Commissione Controllo e Garanzia, allo scopo di avere maggiori delucidazioni anche dall’organo politico al fine di capire ciò che appare palesemente chiaro: non era necessaria la formazione per realizzare un regolamento che già i nostri Dirigenti e Funzionari avevano realizzato. Neanche il mago Otelma, con la collaborazione di Silvan l’illusionista, avrebbe potuto far quadrare la redazione di un importante regolamento di 44 pagine e di 73 articoli in soli 19 giorni e per il quale era prevista una formazione complessiva di 180 ore», conclude Ripepi.
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