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Il narcisismo diffuso e quella voglia social di vendetta

Che il narcisismo sia una condizione assai diffusa è cosa ben nota. Una diffusione così proliferante, grazie all’amplificazione dei social, da renderlo ormai normalizzato. Tutti noi abbiamo tratti…

Pubblicato il: 16/02/2023 – 13:48
di Mario Campanella*
Il narcisismo diffuso e quella voglia social di vendetta

Che il narcisismo sia una condizione assai diffusa è cosa ben nota. Una diffusione così proliferante, grazie all’amplificazione dei social, da renderlo ormai normalizzato. Tutti noi abbiamo tratti narcisistici. Per molti aspetti sono anche funzionali, ci danno autostima e una carica maggiore. Certo, è sempre importante non esagerare e capire che ognuno di noi è imperfetto per natura, vulnerabile, che il superomismo nietzschiano è una bellissima suggestione filosofica e che in sostanza siamo pieni di difetti. Non tutti, però, la pensano così. Donne e uomini utilizzano i social anche per attività che vanno ben al di là della pur eccessiva valutazione di sé. Si moltiplicano i casi di utilizzo privatistico dei social. Non solo e non tanto per diffondere notizie personali riservate (fino a qui è tutto legittimo per quanto inopportuno) ma anche per incomprensibili vendette verso le notizie altrui. Pubblicazioni di messaggi privati, ovviamente solo le risposte e fuori da ogni contestualizzazione, azioni di sottile revanscismo verso ex , con conseguente esposizione di vizi e difetti. C’è di tutto. Quello che legittimamente contestiamo alla magistratura, e cioè la divulgazione di fatti privati senza alcuna rilevanza penale, lo facciamo a nostra volta, incuranti delle ferite che possono essere inferte ad altri. In questa categoria le donne sembrano prevalenti. Soprattutto nelle storie d’amore o in situazioni ancora più ambigue, come relazioni extraconiugali, spesso non riescono ad avere la giusta continenza. Giuseppe Nicolò, grande psichiatra di origine calabrese e curatore del nuovo DSM, Antonio Semerari, Andrea Balbi ( che effettuò la magistrale perizia sul giovane De Marco, autore dell’omicidio della giovane coppia di fidanzati leccesi) hanno ben spiegato cosa sia il narcisismo. Nell’attualità di Facebook e degli altri social si assiste a un’escalation che meriterebbe di essere contenuta e anche sanzionata  duramente. Quale reato compie un uomo o una donna, giusto per fare un esempio, che si imbatte in una relazione extraconiugale basata sulla reciprocità per poi essere tranquillamente sputtanato pubblicamente? La prevaricazione del giudizio etico, elemento che nemmeno la Chiesa tiene in considerazione, sul diritto è un fatto pericoloso. Ed è l’esatta differenza fra le teocrazie e le democrazie. Il “peccato” appartiene, nella sua riparazione, alla coscienza personale. Farlo diventare pubblico elemento di ludibrio fa assai male. Qualcuno ci pensi

*Giornalista

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