ROMA «Si tratta di un’opera che deve unire, dopo 50 anni di chiacchiere, la Sicilia all’Italia per rilanciare l’economia del Meridione». Lo ha detto il viceministro alle Infrastrutture, Edoardo RIXI in una intervista a La Sicilia parlando del Ponte sullo Stretto. «Il Ponte è già parte integrante della rete europea Ten-T e Bruxelles ci guarda con interesse. A dicembre la Commissaria Ue ai Trasporti, Adina-Ioana Valean, ha confermato al ministro Matteo Salvini la disponibilità dell’Ue a finanziare la prima fase del progetto. Occorre fare presto, ma fare bene. C’è bisogno di un’Isola che viaggia, che lavora. All’avvio dei cantieri si stima un valore della produzione di 380 milioni di euro per i territori, con un set-up iniziale di 20mila assunzioni che, a regime, potrebbero arrivare a 118mila». «Dei 56,6 miliardi ripartiti finora nel Paese in generale dal Pnrr, i dati Mef dicono che 5,9 sono destinati alla Sicilia. Più della Lombardia (5,6) e della Campania (5,2). Fondi a cui si aggiunge il Fesr 2021-2027 con altri 5,86 miliardi, il più cospicuo programma di finanziamento Ue nell’ambito dell’ultima Politica di Coesione» ha continuato Rixi. «Il Cipess un miliardo e il Fondo complementare 420 milioni per i porti. Nel Regolamento Ten-T spazio per gli scali di Porto Empedocle, Gela, Licata e Pozzallo». Per quanto riguarda il problema del Caro voli il viceministro assicura: «Il Mit su molte tratte ha investito sulla continuità territoriale, a vantaggio dell’utenza. In Sicilia i collegamenti interessati hanno riguardato le tratte su Trapani con 6 destinazioni e Comiso con 2. Qui è stata conferita la delega alla Regione d’indire un’apposita Conferenza di servizi per istruire una nuova continuità. Per i residenti di Sicilia e Sardegna abbiamo costituito un fondo con una dotazione di 5 milioni per il 2023 e 15 milioni dal 2024. Il Mit, insieme al Mef e all’Autorità di regolazione dei trasporti, è, inoltre, al lavoro per il miglioramento del sistema di calcolo dei diritti aeroportuali a beneficio dei costi. La Sicilia è la più grande regione insulare d’Europa e del Mediterraneo. Con la legge di Bilancio 2023 abbiamo incrementato la disponibilità finanziaria da 7,5 a 10 milioni all’anno per l’assegnazione delle attività di collegamento veloce passeggeri tra i porti di Messina e Reggio Calabria».
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