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la decisione

“Eyphemos”, assolto l’ex consigliere regionale di Fdi Creazzo. Pene pesanti per gli uomini del clan Alvaro – NOMI

Sentenza di primo grado nel processo sulle cosche di Sant’Eufemia d’Aspromonte: 21 condanne e 28 assoluzioni

Pubblicato il: 17/02/2023 – 20:55
“Eyphemos”, assolto l’ex consigliere regionale di Fdi Creazzo. Pene pesanti per gli uomini del clan Alvaro – NOMI

PALMI L’ex consigliere regionale della Calabria Domenico Creazzo, eletto nel 2020 con la lista di Fratelli d’Italia, è stato assolto dall’accusa di scambio elettorale politico-mafioso. Lo ha deciso il Tribunale di Palmi a conclusione del processo denominato “Eyphemos” scaturito da un’indagine condotta dalla polizia di Stato a carico delle cosche di ‘ndrangheta di Sinopoli e Sant’Eufemia d’Aspromonte, nel Reggino. A carico di Creazzo, che fu arrestato pochi giorni dopo l’elezione in Consiglio regionale quando era ancora sindaco di Sant’Eufemia, la pubblica accusa aveva chiesto la condanna 16 anni di reclusione.
L’ex consigliere regionale, in particolare, era stato accusato di avere accettato la promessa di procurargli voti fattagli dal boss Domenico Laurendi, imputato anche lui nel processo “Eyphemos” e condannato a 20 anni nel troncone del dibattimento celebratosi con il rito abbreviato. Dall’imputazione di scambio elettorale politico-mafioso è stato assolto anche il fratello dell’ex consigliere regionale, Antonino Creazzo, condannato però a 3 anni di reclusione per minacce e ricettazione. Nel processo “Eyphemos” celebrato con il rito ordinario ci sono state, complessivamente, 21 condanne e 30 assoluzioni. Tra gli assolti, oltre a Domenico Creazzo, ci sono l’ex presidente del Consiglio comunale di Sant’Eufemia d’Aspromonte, Cosimo Idà, ed il medico Giuseppe Antonio Galletta.
Rilevante per l’assoluzione di Vincenzo Condina, difeso dall’avvocato Girolamo La Rosa,
la relazione fonica a firma del dottor Antonio Andrea Miriello con cui si è riusciti
a dimostrare come in alcuni progressivi di intercettazione il suo cognome
non sia mai stato pronunciato.
La condanna più alta, 15 anni, è stata comminata a Giuseppe Bagnato, mentre 14 anni sono stati inflitti a Cosimo Cannizzaro, Diego Forgione e Carmine Napoli.

Le condanne

Domenico Alvaro cl. ’81, 6 anni e 6 mesi;
Salvatore Alvaro, 13 anni;
Giuseppe Bagnato, 15 anni;
Antonino Borgia, 12 anni e 9 mesi;
Cosimo Cannizzaro, 14 anni;
Emanuele Crea cl. ’94, 13 anni e 5 mesi;
Giuseppe Crea, 12 anni;
Antonino Creazzo, 3 anni;
Mauro Fedele, 1 anno e 4 mesi;
Diego Forgione, 14 anni;
Rocco Iannì, 2 anni;
Rocco Laurendi cl. ’96, 1 anno e 6 mesi (pena sospesa);
Antonio Luppino, 3 anni;
Bruno Modaffari, 13 anni;
Vincenzo Modaffari, 12 anni;
Carmine Napoli, 14 anni;
Giuseppe Carmine Napoli, 13 anni;
Agostino Orfeo, 1 anno e 4 mesi;
Giuseppe Orfeo, 3 anni;
Carmine Quartuccio, 7 anni e 6 mesi;
Michele Romeo, 5 anni.

Assolti

Angelo Alati, Rosa Alvaro, Francesco Antonio Cannizzaro, Domenico Carbone, Vincenzo Condina, Cosimo Idà, Giasone Italiano, Antonino Laurendi, Rocco Laurendi cl. ’44, Domenico Luppino, Francesco Modaffari, Domenico Modaffari, Pasquale Modaffari, Giuseppe Novello, Domenico Alvaro cl. ’77, Cosimo Alvaro, Rosario Bonfiglio, Adriano Bruni, Carmelo Castagnella, Francesco Crea, Gregorio Cuppari, Giuseppe Antonio Galletta, Diego Laurendi, Carmelo Napoli, Diego Orfeo cl. ’37, Diego Orfeo cl. ’97, Saverio Salerno, Giovanni Speranza.

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