CATANZARO Il mese di febbraio dà il via all’ambulatorio di Dermatologia pediatrica all’ospedale Mater Domini di Catanzaro nell’ambito dell’accordo di collaborazione, siglato lo scorso 3 agosto presso il Ministero della Salute, tra l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma e la Regione Calabria. L’assistenza ai piccoli pazienti sarà prestata dalla professoressa Maya El Hachem, Responsabile di Struttura Complessa dell’Unità di Dermatologia dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù.
L’accordo con l’Ospedale della Santa Sede risulta fondamentale in una regione come la Calabria che vede ogni anno migliaia di pazienti pediatrici costretti ad emigrare per poter ricevere le cure necessarie.
L’obiettivo è quello di garantire assistenza sanitaria in loco e quindi limitare la migrazione sanitaria alle patologie di elevata complessità sgravando le famiglie calabresi di un peso morale ed economico importante.
Congiuntamente, la volontà è quella di valorizzare le eccellenze all’interno della rete pediatrica regionale con l’acquisizione di competenze specialistiche in raccordo con la prima struttura pediatrica italiana.
«Un plauso per questa iniziativa che renderà ancora più forte e qualitativa la dermatologia calabrese in particolare a favore delle fasce più fragili fortemente voluta dal presidente Roberto Occhiuto ed dal commissario dell’azienda Zero della Regione professor Pino Profiti». Così commenta il direttore della Scuola di Dermatologia dell Università Magna Graecia, professor Steven Nisticò.
Prenderà parte ai lavori, la professoressa Daniela Concolino, direttore della Scuola di Pediatria, insieme alla dottoressa Martina Tolone, medico in formazione specialistica in Dermatologia che vanta nel suo Curriculum un’esperienza professionale all’ Ospedale Pediatrico Necker di Parigi, centri di riferimento europeo nell’ambito delle patologie dermatologiche nel bambino e nell’adolescente.
«L’augurio – conclude il professor Nisticò – è che sia l’inizio di una proficua collaborazione nell’esclusivo interesse dei piccoli pazienti calabresi».
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