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Protezione civile, la riforma varata dalla Giunta Occhiuto è realtà. Scontro sulla “Omnibus”

Ok unanime al nuovo testo sulla ProCiv, che aggiorna il precedente risalente a 26 anni fa. Clima diverso per l’ennesima Pdl a contenuto variabile

Pubblicato il: 20/02/2023 – 21:13
Protezione civile, la riforma varata dalla Giunta Occhiuto è realtà. Scontro sulla “Omnibus”

REGGIO CALABRIA Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la riforma della Protezione civile contenuta in una proposta di legge di iniziativa della Giunta guidata dal presidente Roberto Occhiuto. A illustrare in aula la proposta di legge il presidente della quarta commissione, Pietro Raso (Lega), che ha ricordato l’importanza del tema in discussione.

La “nuova” Protezione civile

Il testo normativo prevede una serie di novità nella disciplina del  “Sistema di Protezione civile della Regione Calabria”: tra le più significative l’individuazione di ambiti territoriali ottimali, l’individuazione delle competenze di ogni componente, l’articolazione delle strutture regionali, l’introduzione dello stato di mobilitazione e dello stato di emergenza regionale. La legge è composta da 32 articoli in tutto, e nasce – si legge nella relazione illustrativa – dall’esigenza di «procedere a un riordino» del Sistema regionale di Protezione civile «attualmente disciplinato dalla legge regionale 10 febbraio 1997, numero 4 che, ormai, è divenuta anacronistica oltre che non più rispondente alle concrete esigenze organizzative ed operative scaturenti dal nuovo quadro normativo e sostanziale di riferimento. La sua articolazione rifletteva, infatti, l’organizzazione regionale dell’epoca non più coerente con l’attuale assetto risultante dalle norme sia di carattere nazionale che regionale che nel corso degli anni si sono succedute. Inoltre, il sistema regionale risente altresì di una serie di riorganizzazioni adottate ad opera di deliberazioni di Giunta regionale intervenute nel tempo che hanno avuto come risultato la creazione di una struttura che presenta ripetizioni e sovrapposizioni che – conclude la relazione – rendono difficile l’individuazione di una catena di comando chiara».

Occhiuto: una bella pagina del Consiglio

Il testo ha ricevuto il voto favorevole anche delle opposizioni, annunciato dagli interventi di Amalia Bruni (Misto), Ernesto Alecci (Pd) e Ferdinando Laghi (DeMa). Apprezzamento per l’esito della seduta è stato espresso dal presidente della Regione, Roberto Occhiuto, che ha ringraziato i gruppi sia di maggioranza sia di opposizione parlando di «una bella pagina scritta dal Consiglio regionale perché riformiamo una legge, quella della Protezione civile, che risaliva agli anni ’90, e una regione come la Calabria, che ha problemi in ordine al rischio sismico e agli eventi avversi e a tutti quegli eventi di cui si occupa la Protezione civile, non poteva restare ancorata – ha aggiunto Occhiuto – a un testo risalente agli anni ’90. a voglio sottolineare l’importante lavoro preparatorio svolto dall’allora assessore Dolce, dal Dipartimento Protezione civile guidato dal dirigente generale Costarella che si sta segnalando come un dirigente molto apprezzato anche dalla Protezione civile nazionale, a dimostrazione del fatto che la nostra burocrazia regionale può esprimere figure di grande qualità e competenza».

Scontro sulla “Omnibus”

Ben diverso invece il clima, nel senso che c’è stato un serrato e teso dibattito, all’atto della discussione della (ennesima) legge “omnibus” proposta dal centrodestra, un altro testo che legifera sugli argomenti più disparati e più variegati.  La motivazione da parte della maggioranza è che il testo serve essenzialmente a venire incontro a osservazioni provenenti dal governo, in virtù del rispetto del principio di leale collaborazione istituzionale.  Nella legge, illustrato in aula dal consigliere di Fratelli d’Italia Antonio Montuoro, anche una serie di disposizioni che riguardano la sanità in alcuni aspetti particolarmente rimarcati dal governatore e commissario Roberto Occhiuto: il tema del personale e quello di Azienda Zero. Sotto il primo aspetto, la proposta di legge in parola modifica il testo sulle prestazioni aggiuntive e sugli incentivi per gli ospedalieri che si rendono disponibili a operare anche nei pronto soccorso espungendo dall’originari previsione gli specializzandi, e inoltre prevede per il commissario la possibilità di individuare e mettere “profili professionali appartenenti all’area della dirigenza sanitaria, medica e veterinaria” del Ssr a disposizione del Dipartimento Tutela della Salute e di Azienda Zero. Sempre Azienda Zero, la cui disciplina  dovrà tra l’altro essere ulteriormente “ritoccata” (e sarebbe anche qui almeno la terza volta) su input del Tavolo Adduce, secondo un’altra noma di questa “Omnibus”«può avvalersi di personale in utilizzo temporaneo dalla Regione, da Aziende ed enti del servizio sanitario regionale. Al predetto personale può essere affidata la gestione di procedimenti amministrativi, con conseguente assunzione della relativa responsabilità».  Nella “omnibus” ancora il passaggio della gestione degli impianti di risalita dall’Arsac a Ferrovie della Calabria e infine l’impegno della Regione a garanzia dei “presìdi di legalità”: con la “Omnibus” infatti si autorizza la Giunta a «concedere contributi nel limite massimo di euro 200.000,00 per ciascuna delle annualità 2023-2025, finalizzato al sostenimento dei canoni di locazione degli immobili destinati alle forze dell’ordine».  Negativo però il giudizio dell’opposizione, che ha parlato di «pout porrì indistinto, tra l’altro non passato all’esame delle commissioni» (Amalia Bruni) e di «conferma dell’approssimazione con cui si muove il centrodestra» (il democrat Mimmo Bevacqua).  (c. a.)

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