CATANZARO «Una giornata memorabile perché è un sogno che stiamo inseguendo da circa 20 anni, quello di unire sotto un unico tetto le due aziende ospedaliere più importanti di Catanzaro». Così il rettore dell’Università di Catanzaro, Giovambattista De Sarro, ha commentato la firma del protocollo di intesa tra l’ateneo e la Regione Calabria propedeutico alla costituzione dell’azienda unica ospedaliera universitaria “Dulbecco” di Catanzaro. «Il significato di questa unione – ha aggiunto De Sarro – è quello di costruire una grande azienda ma una grande che non replichi due strutture eguali ma che permetta di aprire altre discipline o altre specialità nel campo del sapere. Una struttura grandissima che da un lato ha l’esperienza del medico ospedaliero, dall’altro quella del ricercatore universitario. La cosa bella è che questa azienda si chiama come il premio Nobel Renato Dulbecco, che ho conosciuto tantissimi anni fa: non è stato l’unico ma forse è la figura che dal punto di vista medico rappresenta meglio la città di Catanzaro. Ringrazio per questo – ha rilevato il Rettore dell’Università di Catanzaro – sia il presidente della Regione sia il presidente del Consiglio regionale Mancuso che come suo primo atto ha fatto la legge sulla costituzione di questa grande azienda, che servirà la Calabria ma anche le regioni vicine, perché le potenzialità di questa azienda saranno importanti e saranno anche un volano per far crescere le strutture che ci sono nelle vicinanze. È interesse di tutti che la cultura medica possa diffondersi sul territorio».
De Sarro ha poi proseguito: «Ringrazio i miei colleghi rettori, che oggi sono qui: checché se ne dica in giro siamo tutti uniti e cerchiamo di portare la migliore cultura possibile in questa regione. Siamo complementari uno all’altro, lo dimostrano alcuni corsi interateneo e vorremmo che questa complementarietà, per il beneficio di tutti studenti calabresi, potesse continuare anche in altri settori. Non se la prenda, presidente, ma le faccio una richiesta per tutti: tutti gli atenei hanno bisogno di posti per ospitare altri ragazzi calabresi, lo chiedo a nome di tutti i miei colleghi, che penso siano pienamente d’accordo, perché se noi riusciamo a ospitare altri ragazzi in questa regione, calabresi e non calabresi, dimostreremo che la Calabria è diversa da quella che è stata descritta per tanti anni».
De Sarro ha quindi concluso: «Ringrazio i miei colleghi di ateneo che mi hanno dato la massima fiducia e gli uffici amministrativi dell’ateneo che mi hanno supportato, e voglio ringraziare due persone. Uno si chiama Vincenzo La Regina (commissario dell’azienda ospedaliera universitaria Mater Domini) e l’altro si chiama Francesco Procopio (commissario dell’azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio) perché sono riuscite a dialogare e a smussare tanti piccoli attriti che esistevano all’interno dei due ospedali. Abbiamo fatto dei grossi passi insieme, com’è stata la pediatria e tanti altri, e anche se fanno parte di due strutture contrapposte il loro lavoro è stato encomiabile. E infine ringrazio l’avvocato dello Stato che ci è seguito nella commissione paritetica, Apicella, grazie ad Arturo Pujia, a Petrillo e a tutti quelli che hanno lavorato in sinergia senza levare nulla all’una o all’alta azienda. Penso – ha concluso che da oggi in poi collaborare sarà un piacere per tutti. Io prendo il mio impegno ma penso che anche chi sarà il nuovo direttore generale prenderà l’impegno di lavorare per la sanità calabrese». (c. a.)
x
x