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Fassino a Rende: «Il Pd ha bisogno di un segretario come Bonaccini»

Il deputato dem preferisce il governatore dell’Emilia Romagna a Schlein: «E’ cresciuto nella politica ed ha esperienza amministrativa»

Pubblicato il: 21/02/2023 – 13:26
di Fabio Benincasa
Fassino a Rende: «Il Pd ha bisogno di un segretario come Bonaccini»

RENDE «Insopportabili». Gianrico Carofiglio, scrittore, ex magistrato e già senatore del Pd bolla in maniera decisamente lapidaria i tanti slogan che negli anni sono circolati a sinistra. «Dobbiamo partire dai territori, tornare tra le gente, prima le persone», questi i luoghi comuni e le solite cantilene stonate criticate con forza da Carofiglio che invece invita i dem a battere il terreno della «dignità delle persona» abbandonando qualsiasi rivendicazione sull’etica. Quella di Carofiglio è la voce di un disincantato del Pd, uno dei tanti delusi dalla deriva di un partito che ora prova a risollevarsi in attesa di scegliere il nuovo segretario o la nuova segretaria per aprire un nuovo corso. E ieri in tv, su Sky Tg 24, il primo confronto tra Stefano Bonaccini ed Elly Schlein, i due aspiranti alla segreteria del Pd. Un confronto civile, pacato, tra due figure che sperano di riuscire a riportare entusiasmo e fiducia negli elettori di sinistra. A sostegno di Bonaccini, è sceso in campo anche Piero Fassino. Il suo mini tour odierno in Calabria è partito dalla Biblioteca civica di Rende insieme agli universitari ed ai responsabili delle varie mozioni che appoggiano il governatore dell’Emilia Romagna.

Sandro Principe incontra Piero Fassino

Perché Stefano Bonaccini

Il 26 febbraio l’appuntamento nei circoli dem per scegliere il nuovo segretario democratico: Bonaccini o Schlein raccoglieranno l’eredità di Enrico Letta. Sul voto, Fassino non ha dubbi e ai nostri microfoni spiega perché sostiene convintamente il governatore dell’Emilia Romagna. «Mi pare sia il candidato che meglio rappresenta il segretario di cui abbiamo bisogno. Ha una esperienza politica solida e forte ed è cresciuto nella politica, sa che cos’è un partito e sa quindi come rilanciarlo e guidarlo». Secondo Fassino, Bonaccini da presidente della regione Emilia Romagna «ha dimostrato di essere un ottimo uomo di governo, capace di costruire relazioni intense con la società basta andare in Emilia per constatare che dal parroco al presidente dell’unione degli industriali agli artigiani, ai commercianti, tutti lo riconoscono e un leader ha bisogno di essere riconosciuto».

Il Pd e gli elettori meridionali

Le recenti competizioni elettorali hanno palesato la distanza siderale posta tra il Pd e gli elettori che hanno scelto di convergere su altre forze in campo, negando il consenso ai dem. Ed allora quale ricetta migliore per ricostruire un rapporto di fiducia con donne e uomini di sinistra? «Bisogna partire dalle domande dei cittadini – dice Fassino – dalle loro esigenze, dai loro bisogni. In primo luogo, il tema del lavoro che nel Mezzogiorno rimane la priorità delle priorità: creare lavoro e restituire dignità solo così si possono garantire salari, pensioni e stipendi che siano dignitosi in un paese che in Europa è uno dei pochi che in questi anni ha visto diminuire il valore reale dei salari e degli stipendi rispetto a 10 anni fa» e poi «garantire quelle strutture sociali che sono essenziali per la vita delle famiglie, penso ad una sanità pubblica efficiente, ad un sistema scolastico che garantisca davvero ai giovani di poter costruire una formazione che valorizzi il loro talento. Penso a tutte le misure di sostegno di cui le famiglie hanno bisogno». Fassino non dimentica il tema delle infrastrutture: «L’Italia ha bisogno di essere fortemente modernizzata nelle infrastrutture. Se solo si pensa che il 70% degli edifici scolastici è stato costruito prima degli anni 1950 e l’80% delle stazioni ferroviarie è precedente al 1940».

La composizione delle liste

Un’ultima considerazione, Fassino la riserva alla composizione delle liste in campo per appoggiare, nella corsa alla segreteria Pd, Stefano Bonaccini. «Abbiamo puntato molto su giovani donne e competenze, perché Bonaccini si presenta come un candidato che vuole rinnovare radicalmente il Partito Democratico. Parliamo di un nuovo Pd, che apre un ciclo nella sua vita politica ed abbiamo bisogno di energie fresche espressione della società italiana di oggi: giovani donne e competenze».

Il mini tour continua

Fassino dopo aver lasciato Rende prosegue con la seconda tappa, aperta a tutti i sostenitori fino a raggiungere Vibo Valentia presso la Biblioteca civica ed in serata Reggio Calabria per le conclusioni della giornata. (f.benincasa@corrierecal.it)

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