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Gelardi: «La crisi della “Dante Alighieri” è un rischio per tutto il sistema universitario»

Il consigliere regionale della Lega: «È una istituzione strategica per l’intero Paese e per chiunque abbia a cuore gli interessi della Calabria»

Pubblicato il: 21/02/2023 – 10:52
Gelardi: «La crisi della “Dante Alighieri” è un rischio per tutto il sistema universitario»

REGGIO CALABRIA «Il momento di particolare difficoltà che sta vivendo l’Università per Stranieri Dante Alighieri di Reggio Calabria impone una seria riflessione a tutto il mondo politico istituzionale che ha a cuore le sorti della Calabria». Così, in una nota, il consigliere regionale della Lega Giuseppe Gelardi. «Abbiamo sicuramente tutti ben chiaro come l’asset della cultura sia oltremodo strategico per la nostra Regione – continua la nota –. Garantire un adeguato livello di istruzione ai nostri ragazzi è cruciale per poter mettere la Regione nelle condizioni di affrontare le sfide di domani. Riuscire, inoltre, a permettere che il maggior numero di ragazzi permanga a studiare nella propria terra è strategico, perché più alte professionalità si formeranno in Calabria e più sarà alta la possibilità che i nostri giovani, le nostre risorse più preziose, restino, una volta terminati gli studi, nella nostra terra per inserirsi qui, e non altrove, nel ciclo produttivo. Posto infatti che questo ragionamento sia ormai assolutamente condiviso da tutti i referenti Istituzionali non sarebbe logico oggi assistere ad un triste epilogo di questa vicenda prima di esserci spesi con ogni energia possibile, tutti insieme, per rimettere l’Università Alighieri nelle condizioni di poter proseguire nel suo ruolo essenziale di formatore culturale che tanto conta nel progetto strategico per una Calabria nuova e moderna. Temo infatti che la nostra terra difficilmente potrebbe sopportare la chiusura di una delle sue quattro Università pubbliche senza pesanti contraccolpi».
«Come se non bastasse – spiega Gelardi – questa Istituzione universitaria è strategica anche per l’intero sistema Paese, oggi che la globalizzazione minaccia anche i patrimoni culturali nazionali. È di questi tempi la previsione degli esperti dell’Alliance for linguistic Diversity che prevedono la scomparsa di almeno 3mila lingue del mondo. La difesa di un bene immateriale come la nostra lingua italiana, tra le più prolifiche in quanto a capolavori letterari assoluti regalati all’umanità, non può e non deve essere considerata meno importante della difesa dei beni culturali materiali. Accetteremmo passivamente la chiusura del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria o della Galleria degli Uffizi a Firenze? La sopravvivenza della nostra lingua è un requisito fondamentale per poter conservare l’identità nazionale ed affrontare proficuamente le dinamiche internazionali. E quale miglior viatico per questo se non l’insegnamento della nostra lingua alle giovani generazioni straniere? Più le giovani generazioni parleranno la nostra lingua nel mondo e più essa sarà preservata nel tempo».
«Questi motivi – conclude il consigliere regionale – rendono l’impegno per l’Università Alighieri imprescindibile per chiunque abbia a cuore gli interessi della Calabria ma anche dell’Italia stessa. Sono dunque fiducioso che l’impegno in questo senso sarà massimo da parte di tutti».

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