CATANZARO «Negli ospedali calabresi mancano 2.500 medici. E tante sono le assunzioni promesse da Occhiuto lo scorso anno nel corso del Tavolo Adduce. Ma dove sono? A distanza di un anno sono assunzioni che gli ospedali calabresi non hanno ancora visto. I concorsi non decollano e il piano operativo regionale, approvato solo in parte, è fermo per le correzioni ad Azienda Zero. Le uniche assunzioni così restano i 51 medici cubani, operativi da circa un mese. Annunciati ad agosto, attesi a settembre, sono arrivati a dicembre ma ne mancano all’appello ancora 446. Che fine hanno fatto, perché come da accordi non sono ancora stati impiegati negli ospedali calabresi in gravissima difficoltà, data la carenza di personale? È una domanda che merita una risposta considerati gli annunci di questi giorni, che vedono Occhiuto ora rincorrere i medici albanesi». È quanto dichiarano, in una nota, i parlamentari del M5S Vittoria Baldino, Anna Laura Orrico, Elisa Scutellà e Riccardo Tucci. «E mentre i calabresi – continuano – attendono che il nuovo piano operativo regionale, approvato solo in parte dall’ultimo Tavolo Adduce, spieghi i suoi effetti riabilitando, tra le altre cose, gli ospedali di Trebisacce, Praia a Mare e Cariati e sbloccando il contributo di solidarietà di 60 milioni di euro contenuto nel decreto Calabria, il consiglio regionale della Calabria, come accaduto nella seduta di ieri, è convocato per ripetute correzioni normative ad Azienda Zero. Presentata come la panacea per tutto quanto non funziona nella sanità calabrese, ancora è ferma ai box e il rischio è che, come accaduto in altre regioni, si dimostri l’ennesimo carrozzone. Al momento esiste solo sulla carta ed è chiamato, come ogni nuovo ente pubblico in Calabria, – scrivono i grillini – a dimostrare di essere la giusta cura per le ferite della nostra sanità, che ogni anno assorbe ben oltre il 60% del bilancio regionale».
I parlamentari pentastellati auspicano che «il presidente Occhiuto, che oggi riveste il ruolo di presidente della giunta regionale e di commissario ad acta, ponga in essere le giuste azioni per risolvere in Calabria la vertenza sanità. Su tutto la gravissima criticità legata alla mancanza di personale che in Calabria più che nelle altre regioni manifesta tutte le sue drammatiche conseguenze. La doppia veste istituzionale – concludono Baldino, Orrico, Scutellà e Tucci – permette ad Occhiuto di sollecitare con efficacia il Governo nazionale al fine di ottenere risultati concreti. La Calabria sulla sanità non può più attendere, come non possono più attendere i cittadini del Vibonese, di Palmi e della Sibaritide che aspettano il nuovo ospedale». (Agi)
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