COSENZA Il collettivo “Fem.In. Cosentine in lotta” ha annunciato di aver occupato il consultorio dell’Unical per la mancanza di un ecografo. Insiema al collettivo presenti all’Università della Calabria anche collettiva Medusa e Praxis Unical. Il gruppo, annunciando la sua protesta, ha ricordato che a seguito di un incontro avvenuto due anni fa presso la sede dell’Asp di Cosenza, in cui ha partecipato anche una delegazione della Biblioteca delle donne bruzie, il 18 febbraio 2021 si era svolto un sopralluogo presso il consultorio di Celico, avvenuto alla presenza della stessa delegazione e del dottor Russo in qualità di rappresentante dell’Asp. «La struttura – evidenziava il collettivo – versa in discrete condizioni ma la strumentazione, come ad esempio l’ecografo, risulta del tutto obsoleta ed inutilizzabile. In previsione della redazione del piano aziendale – continuava Fem.In – Russo ha garantito l’acquisto di 3-4 ecografi per il territorio di Cosenza e provincia, ed una fase transitoria di mobilità da altre strutture per sopperire alla mancanza di personale. Il personale manca, come sappiamo, a causa del blocco delle assunzioni da parte della struttura commissariale regionale, ad esempio non c’è neanche un assistente sociale per la macro area cosentina, figura importantissima da accostare al mediatore/trice culturale e linguistico e a quella della psicologa. Proprio a causa della mancanza di personale, il dottor Russo non assicura che uno degli ecografi promessi possa esser collocato nella struttura di Celico poiché, mancando le presenze per poterlo utilizzare in maniera utile, “si usufruirebbe di esso per due-tre giorni la settimana”. A questa logica manageriale, seppur spingiamo per un ecografo fisso, noi abbiamo risposto richiedendo l’acquisto di ecografi portatili, maggiormente utili alla situazione attuale dei consultori e del personale annesso, riattivando dei servizi sui territori che mancano da anni, in attesa di una capillare ricostruzione e riempimento degli spazi dei consultori, che ora come ora si possono considerare scatole vuote».
Il Commissario straordinario dell’Asp di Cosenza, Antonio Graziano ha ricevuto questa mattina una delegazione del gruppo Fem.in affrontando alcune problematiche relative ai Consultori Familiari dell’Asp. All’incontro hanno presenziato il referente sanitario Martino Rizzo, il Coordinatore dei Consultori Familiari Giampiero Russo ed il Direttore dell’Ufficio Gestione Tecnico Patrimoniale Antonio Capristo. «L’iter di acquisizione di un nuovo ecografo – evidenzia l’Asp – per il Consultorio Familiare dell’Unical Arcavacata, peraltro già in itinere, è stato ulteriormente sostenuto e sollecitato e, pur nelle difficoltà relative all’approvvigionamento di tecnologie è stato assunto l’impegno di fornire il Consultorio Familiare dell’Unical di un ecografo entro 40 giorni. È stata disposta inoltre una ricognizione sui fabbisogni di ecografi su tutti gli altri Consultori Familiari dell’Asp ed è stata fornita rassicurazione circa la volontà di implementare le risorse tecnologiche degli stessi. Sono state inoltre evidenziate le carenze di personale in alcuni Consultori Familiari ed il Commissario ha rappresentato l’attuale difficoltà ad acquisire personale specie dell’area medica. L’incontro si è concluso con l’impegno reciproco di perseguire obiettivi condivisi di garantire interventi di prevenzione a beneficio delle donne e delle coppie».
«A seguito della nostra protesta – replica il collettivo Fem.in alla nota dell’Asp di Cosenza – siamo state ricevute in Via Alimena dal commissario ad acta dell’Asp di Cosenza, Dottor Graziano, dal Dottor Russo coordinatore provinciale del consultorio, dal Direttore sanitario Martino Rizzo e dal nuovo responsabile per le forniture e la logistica Ing. Antonio Capristo. È stata esposta la situazione critica di tutti i consultori provinciali, in particolare in alcune aree e rivendicato il diritto alla prevenzione e alle cure di genere gratuite ed accessibili, nel campus e in Calabria. Il commissario si è impegnato a monitorare la situazione e a prendere provvedimenti per i numerosi presidi consultoriali sprovvisti di ecografo e addirittura di ginecologo. Particolare attenzione per il consultorio dell’Unical, per il quale ci è stato riferito che vi è già un iter in corso del quale non ci è stata fornita evidenza, iter che prevede l’acquisto di 39 ecografi di II livello da redistribuire nelle varie strutture della provincia. Ciononostante, è stato redatto un comunicato stampa che attesta l’impegno dell’Asp rispetto alle nostre richieste. Ci riuniremo questo pomeriggio in aula studio liberata per parlare della situazione nel campus e organizzarci anche in vista del corteo dell’8 marzo».
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