CATANZARO Centinaia di opere abusive che numerosi Comuni della Calabria si sono letteralmente “dimenticati” di sanare o abbattere. Con un decreto adottato nei giorni scorsi, il presidente della Regione Calabria ha diffidato una sessantina di amministrazioni comunali ad adempiere alle prescrizioni della legislazione in materia urbanistica ed edilizia minacciando di nominare commissari ad acta se non mettono un argine all’abusivismo dilagante. Nell’elenco allegato al decreto – consultabile e scaricabarile alla fine di questo articolo – ci sono per la precisione 64 Comuni, tra cui anche tre capoluoghi, Catanzaro (con 13 di segnalazione di opere abusive da sistemare), Crotone (25) e Vibo Valentia (il numero più alto), e numerosi altri centri di una certa rilevanza come Lamezia Terme (24), Rende (20), e Corigliano Rossano (21), più altri Comuni più o meno grandi in ritardo nell’ottemperare alla legislazione urbanistica ed edilizia. Le segnalazioni delle opere abusive riguardano essenzialmente gli anni 2020 2 2021. L’elenco, che segnala oltre 400 infrazioni, è persino incompleto, perché non comprende i Comuni del Reggino. I destinatari della diffida hanno tempo due mesi per pronunciarsi, se i due mesi decorrono inutilmente con la perdurante inadempienza scatteranno i poteri sostitutivi con la nomina dei commissari ad acta. (redazione@corrierecal.it)
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