CATANZARO Un passo alla volta per trasformarla da “oggetto misterioso” – qual è francamente (ancora) oggi – a vero e proprio “perno” della sanità calabrese. In attesa delle nuove modifiche normative sollecitate dai ministeri vigilanti, in attesa dello Statuto e in attesa dell’effettiva entrata a regime, Azienda Zero, chiamato a centralizzare sotto la propria gestione gran parte delle attività in materia di sanità, resta sempre tra le priorità del presidente della Regione e commissario Roberto Occhiuto, che l’ha fortemente voluta e creata un anno fa. E così la Giunta regionale, in una delle sue ultime sedute, ha stanziato la somma di 700mila euro – prevista comunque dalla legge istitutiva – ce dovrà servire per l’avvio e il funzionamento di Azienda Zero: la delibera, proposta dall’assessore al Bilancio Giusi Princi, è una variazione compensativa di bilancio, nel senso che si toglie da qualche parte – nel caso specifico, si riduce la spesa per funzioni già esercitate dalle aziende sanitarie – per dare ad Azienda Zero. Tra le voci più significative che saranno finanziate con i 700mila euro quelle per consulenza (260mila euro), per le retribuzioni (150mila euro) e per i contributi sociali (100mila). Del resto, in più occasioni lo stesso Occhiuto ha ribadito la strategicità di Azienda Zero e l’impegno a metterla nelle condizioni di operare sul serio, lasciandosi alle spalle un anno di sostanziale fermo. C’è il management, nella figura del commissario Giuseppe Profiti, che ha detto no a un suo possibile ritorno in Liguria e che comunque è sempre al fianco di Occhiuto nei momenti clou (due in particolare, la ricognizione del debito e la supervisione sul percorso di creazione dell’azienda “Dulbecco”), ma il “grosso” ancora non c’è. Tuttavia tassello dopo tassello Azienda Zero sembra stia prendendo forma e un po’ più di sostanza. Nell’ultima seduta del Consiglio regionale è stata approvata l’ennesima “Omnibus” del centrodestra che ha previsto che Azienda Zero «può avvalersi di personale in utilizzo temporaneo dalla Regione, da Aziende ed enti del servizio sanitario regionale. Al predetto personale può essere affidata la gestione di procedimenti amministrativi, con conseguente assunzione della relativa responsabilità». Adottato poi in queste ore l’atto aziendale di Azienda Zero. Altri step però – a quanto si fa intendere da fonti della Cittadella – saranno necessari: anzitutto si dovrà rimettere mano alla legge istitutiva di Azienda Zero, per come “imposto” dal Tavolo Adduce (che ha espresso più di una perplessità sul ruolo dell’ente, ricordando che le prerogative del commissario della sanità calabrese «non sono delegabili»). Ma un passo alla volta Azienda Zero potrebbe diventare realtà: uno di questi, importante (da 700mila euro), è stato fatto.
Il secondo è stato l’approvazione da parte del commissario Profiti dell’atto aziendale di Azienda Zero. Nello strumento di governo dell’ente si prevede che il direttore generale avrà un contratto non inferiore ai cinque anni e sarà sicuramente responsabile della Gestione sanitaria accentrata, uno dei tasti dolenti degli anni del commissariamento. Ci saranno poi il direttore sanitario e quello amministrativo oltre al collegio di direzione al collegio sindacale, al comitato tecnico scientifico e all’Oiv. La dotazione organica provvisoria ammonta a 67 unità, quella a regime è stimata a 221 unità: 47 della dirigenza sanitaria, 26 della dirigenza Pta e 148 del comparto. Il reclutamento avverrà con le procedure di mobilità o di comando dalla Regione o dagli altri enti del servizio sanitario regionale. I Dipartimenti saranno 5, 24 le strutture complesse. Nel dettaglio il dipartimento Staff avrà come strutture complesse: “Affari generali”, “Affari legali” e “Comunicazione, informazione e social media”. Le altre funzioni sono Urp, l’Organismo tecnicamente accreditante, il servizio prevenzione e protezione del Medico competente e il responsabile Prevenzione Corruzione e della Trasparenza. Il dipartimento ‘Ricerca, Innovazione e strumenti di programmazione” figurano le seguenti strutture complesse: “Programmazione sanitaria e socio-sanitaria, Innovazione e ricerca del Ssr”, “Programmazione, monitoraggio e attuazione investimenti sanitari”, “Infrastrutture e applicativi digitali, Coordinamento e gestione dei flussi informativi”, “Programmazione obiettivi, monitoraggio attuativo e controllo gestionale”, “Osservatorio epidemiologico regionale” e la struttura semplice a valenza dipartimentale “Monitoraggio Lea”. Il dipartimento ‘Gestione Fattori produttivi’ avrà le seguenti strutture complesse “Gestione risorse finanziarie”, “Gestione risorse umane”, “Formazione, Aggiornamento e valorizzazione delle risorse umane” e “Stazione unica appaltante regionale”. Nel dipartimento ‘Governo Sistema sanitario e socio-sanitario regionale’ ci saranno: “Coordinamento regionale attività di prevenzione”, “Coordinamento rischio clinico e assicurazioni Ssr”, “Governo reti territoriali e percorsi clinico assistenziali”, “Governo funzione ospedaliera e sistema emergenza-urgenza ospedaliero”, “Sanità animale e sicurezza alimentare”, “Autorizzazioni e accreditamenti”, “Politiche e Gestione del Farmaco e dispositivi biomedicali” e “Salute mentale e dipendenze”. Infine il dipartimento Emergenza Urgenza sarà composto da: “Centrale operativa emergenza urgenza Coordinamento regionale Nue 112, 118, 116117”, “Maxiemergenza, Grandi eventi e piani particolari di emergenza” ed “Elisoccorso”. La strutture semplice dipartimentale è “Formazione e Terzo Settore”. (c. a.)
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