CATANZARO «Premesso, che siamo venuti a conoscenza che il Consiglio Regionale della Calabria ha approvato una modifica legislativa (art.9), che determina l’assorbimento da parte di Ferrovie della Calabria S.r.l. della gestione degli impianti di risalita di Camigliatello ad oggi in capo ad ARSAC, senza aver avviato un preventivo confronto con le parti sociali per condividere le necessarie garanzie dei livelli occupazionali e salariali, abbiamo fatto richiedere, nell’immediatezza, dalle Segreterie Regionali un incontro peraltro già richiesto da chi scrive, inviata lo scorso 18 ottobre us dopo aver incontrato presso l’impianto di Camigliatello i dipendenti ARSAC che avevano avuto notizie di una imminente riorganizzazione della Regione Calabria del settore impianti a fune fuori dal perimetro ARSAC. Siamo stati convocati ieri 22 febbraio presso la Cittadella regionale dal capo di Gabinetto della Regione Calabria al quale abbiamo rappresentato la nostra opposizione ad un processo avviato senza nessun confronto e malgrado alcune rassicurazioni ricevute in ordine alla salvaguardia dei posti di lavoro, non possiamo non nutriture forti perplessità sull’esito della vicenda per cui comunichiamo domani, presso la struttura di Camigliatello, un’assemblea delle RSA e dei lavoratori dell’ARSAC con il conseguente stato di agitazione che con la presente viene dichiarato a tutti gli effetti di legge. Ciò premesso, nel merito, riteniamo che tale modifica della legge, non specifica le finalità che hanno portato alla modifica normativa, ma soprattutto non chiarisce alcuni fondamentali questioni di seguito specificate riguardo: la sostenibilità economica e finanziaria del progetto in capo al nuovo gestore; il personale da impiegare agli impianti a fune, considerato, che Ferrovie della Calabria attualmente, non ha disponibilità nel suo organico, personale con figure professionali idonee e abilitate al corretto funzionamento dell’impianto, così come imposto dalle rigorose leggi vigenti in materia; la nuova collocazione ed eventuale inquadramento del personale dipendente ARSAC oggi in forza agli Impianti di risalita di Camigliatello; le specifiche modalità di un eventuale utilizzo del personale dipendente Arsac in Ferrovia della Calabria; le responsabilità della realizzazione obbligatoria dei lavori previsti di manutenzione straordinaria “ventennale” imposta dal D.P.C.M; Nel ribadire pertanto, che non sussiste alcuna pregiudiziale da parte delle OO.SS. a un eventuale processo di riforma, sia riguardo agli impianti a fune di Camigliatello, ma più in generale, per tutti gli impianti presenti nel comprensorio, come su detto, rimangono fortemente preoccupati, principalmente riguardo alle possibili ricadute economiche e professionali del personale dipendente ARSAC oggi in forza agli impianti, ma anche, riguardo ad eventuali ritardi e possibili ingarbugliamenti tecnici e burocratici, che non consentono l’apertura degli impianti per la prossima stagione sciistica, oltre, ad eventuali ricadute economiche negative, in capo all’azienda di Trasporto Pubblico Locale, Ferrovia della Calabria». Lo comunicano in una nota le segreterie provinciali di Filt Cgil, Fit Cisl, Ugl Trasporti e le Rsa Arsac.
x
x