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«Logiche correntizie e miseri rancori». L’operaio Parise resta fuori dalle liste Pd

Amara lettera alla Schlein del militante la cui storia dal basso ha avuto risalto nazionale. «Ora cambiamolo davvero questo partito»

Pubblicato il: 23/02/2023 – 12:54
«Logiche correntizie e miseri rancori». L’operaio Parise resta fuori dalle liste Pd

COSENZA Nelle liste a sostegno dei candidati alla segreteria del Pd alle primarie di domenica non c’è spazio per l’operaio Vladimiro Parise. A renderlo noto, con una lettera a una dei due contendenti alla guida dei dem, Elly Schlein, è lo stesso Parise la cui vicenda nelle scorse settimane era balzata all’attenzione mediatica anche nazionale perché  ormai è uno dei rari volti davvero popolari del Pd. Ma evidentemente per lui non c’è spazio, denuncia lo stesso Parise parlando di «veti insormontabili sulla mia personale sulla base di motivazioni inesistenti e strumentali».

La lettera alla Schelin

«Cara Elly, da stamattina ascolto ricostruzioni da parte di compagni e compagne sulla vicenda della composizione della tua lista in provincia di Cosenza che mi lasciano amareggiato ed affranto», esordisce Parise, che si firma “compagno operaio iscritto al Pd”. «Dopo l’attenzione mediatica sullo studio di Eugenio Marino che – ricorda Parise – mi ha dato la possibilità di raccontare la mia esperienza e soprattutto la mia passione politica, ho scelto di sostenerti convinto come sono che solo un cambiamento radicale nei contenuti, nelle politiche e soprattutto nei metodi, come dici tu, possa risollevare le sorti del nostro amato partito. Ho appreso – aggiunge – che, dopo essere stato proposto da tantissimi iscritti ed iscritte della nostra provincia ed in particolare di iscritti ed iscritte nei circoli che ti hanno visto prevalere anche nella prima fase del congresso, sono stati posti veti insormontabili sulla mia persona sulla base di motivazioni inesistenti e strumentali riguardo a scelte politiche di 5 anni fa e che comunque rivendico avendo contribuito, per la prima volta nella storia del nuovo comune, all’affermazione del Pd alle elezioni di Casali del Manco. La sostanza vera, cara Elly, è che anche nella nostra parte sono prevalse logiche correntizie romanocentriche e miseri rancori personali di persone che si avvicinano al Pd ad elezioni alternate e che hanno blindato tutta la lista in maniera privatistica e senza un confronto con chi ti sostiene sinceramente e senza aspettarsi nulla in cambio.  Così – prosegue Parise – abbiamo raggiunto dei primati davvero tristi nella nostra lista per la provincia di Cosenza come l’aver escluso tutti i rappresentanti dei circoli in cui hai vinto nella prima fase (sono 14 tra cui quello a cui sono iscritto e di cui non esiste traccia nella lista) e aver blindato una capolista che ad oggi assume in sé la carica di presidente della Federazione Pd Cosenza, membra dell’Assemblea provinciale, membra della Direzione regionale, già candidata alla segreteria provinciale senza alcun risultato utile per incapacità a comporre proprio le liste, già candidata al consiglio regionale con risultati ancora più deludenti, già aspirante candidata alla Camera dei Deputati lo scorso 25 Settembre e da lunedì anche componente dell’Assemblea nazionale».

«Cambiamolo davvero questo partito»

Parise quindi aggiunge: «Cara Elly per fortuna non hai un’unica sostenitrice/candidata a Cosenza ma ci sono tantissime donne, giovani ed anche lavoratori umili come me che ti sostengono. Certo, non abbiamo rapporti amicali con chi ti sta vicino, ti consiglia e redige le liste ma stiamo in mezzo alla gente e cerchiamo ogni giorno di dare un contributo al nostro partito. E soprattutto non poniamo veti per rancori e personalismi, per non dire arrivismo e miopia politica, a nessuno e nessuna sapendo che è il momento di aprire questo partito a tutti e tutte e non di tornare a correntismi beceri e che invece vanno asfaltati del tutto. Cara Elly – conclude il “compagno operaio iscritto al Pd” – continua ad essere la donna sorridente e con le idee chiare e nette quale sei e se posso darti un consiglio allontanati da chi vuole vivere della tua luce riflessa continuando con pratiche correntizie e prive di consenso popolare. Cambiamolo davvero questo partito, facciamolo diventare patrimonio dei territori e non di chi svolge nel partito il ruolo di commissario “non pro tempore sed aeternitate”». (redazione@corrierecal.it)

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