CROTONE Veleni e trabocchetti. La città di Crotone rischia di non avere nessun rappresentante nell’assemblea nazionale del Partito democratico e sarebbe la prima volta per il maggiore partito della sinistra italiana, che ha sempre avuto in Crotone un punto di forza addirittura nazionale. L’unico candidato residente a Crotone è il capogruppo in consiglio comunale del Pd, Andrea Devona, che è stato collocato al quarto posto della lista che sostiene Stefano Bonaccini. C’è anche un altro candidato residente a Strongoli, Francesco Benincasa, che è collocato al secondo posto della lista che sostiene Elly Schlein.
Tra i due il più conosciuto è Devona, che è si è reso protagonista, con successo, della stagione della lotta contro l’Eni Rewind per il trasporto fuori della regione Calabria dei rifiuti presenti nella discarica fronte mare nota con il nome della “Passeggiata degli innamorati”. Devona potrebbe avere possibilità di essere eletto solo se la lista, nella circoscrizione che raggruppa le province di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, supera il 70% dei consensi. Sino a qualche ora prima della presentazione delle liste, Devona veniva dato al terzo posto, in una posizione considerata utile per l’elezione. Se, infatti, la lista Bonaccini prende più voti della sua avversaria, elegge tre dei cinque soggetti che rappresenteranno il territorio nella futura assemblea nazionale del partito. Che cosa ha provocato il declassamento di Devona? Gli ambienti vicini al capogruppo del Pd in consiglio comunale dicono che sono stati i veleni e i trabocchetti messi in campo a Crotone per non far crescere politicamente Devona. Contro Devona si sarebbero adoperati dirigenti di primo piano esclusi dalle candidature, ma anche dirigenti non interessati direttamente al voto che non vorrebbero la crescita politica di chi potrebbe adombrare il proprio percorso. Si racconta che a poco è valso il fatto che Devona avrebbe anche acquisito il via libera alla candidatura da parte dei rappresentanti della direzione provinciale. Anche nell’altro schieramento ci sono forti malcontenti per la scelta del candidato. Ieri e oggi sono partiti strali velenosi contro il parlamentare Nico Stumpo, considerato l’artefice della candidatura di Benincasa.
In verità la proposta del rappresentante della mozione Schlein sarebbe stata fatta dal segretario di federazione, Leo Barberio, che in questa fase congressuale non ha fatto una scelta netta: ha dialogato sia con la mozione Bonaccini che con la Schlein. A Crotone il clima non è dei migliori e dopo il voto potrebbe esserci la resa dei conti. Resta comunque da capire che faranno i dirigenti di Cutro, che nella prima fase congressuale, quella del voto riservato agli iscritti, si erano misurati sostenendo la candidatura a segretario nazionale di Gianni Cuperlo. Questa parte di dirigenti che rappresenta quasi il 50% della sezione (con i sette esclusi ha la maggioranza) potrebbe non partecipare alla competizione. La scelta non è stata ancora fatta, ma l’orientamento sembra essere questo. (redazione@corrierecal.it)
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