PALMI Crescita, lavoro e infrastrutture, ma soprattutto, la realizzazione del rigassificatore a Gioia Tauro e l’avvio dei lavori per la costruzione del Ponte sullo Stretto. Sono gli obiettivi della Cisl, illustrati stamane in un convegno a Palmi – nella Piana di Gioia Tauro – dal Segretario nazionale della Cisl, Luigi Sbarra, originario del Reggino. Dinanzi ad una platea composta non solo da dirigenti del sindacato, ma anche da imprenditori, rappresentati da Domenico Vecchio, presidente degli industriali reggini, e dal presidente della Camera di Commercio, Antonino Tramontana, Sbarra ha detto che «senza una strategia di sviluppo che veda il Mezzogiorno e la Calabria protagonisti, il Paese non si rimetterà in cammino».
Il segretario generale della Cisl, inoltre, ha sottolineato la necessità di «una grande mobilitazione in favore del Mezzogiorno per spendere efficacemente tutti i finanziamenti previsti nel Pnrr e quelli già individuati nella programmazione nazionale e comunitaria. Cifre – ha proseguito – prossime ai 200 miliardi di euro, da spendere in cinque anni, in un quadro di investimenti che qualifichi la spesa pubblica e renda protagoniste anche le parti sociali e gli enti locali».
Per Luigi Sbarra, in Calabria «va affrontato il tema della mobilità, con l’ammodernamento della Statale 106 ionica, la capacità e l’alta velocità ferroviaria, il risanamento idrogeologico, il rifacimento delle reti idriche».
Per il Segretario generale della Cisl, «il porto di Gioia Tauro resta una grande opportunità da cogliere in pieno, con tutto il suo potenziale di sviluppo produttivo, grazie al grande retroporto ed alla Zes, e alla prospettiva di realizzare il rigassificatore».
Sbarra, inoltre, ha posto l’attenzione sul potenziamento delle dotazioni organiche degli enti locali e il miglioramento del capitale fisso sociale: scuole, ospedali, banda larga. Infine, Luigi Sbarra ha evidenziato che «la Cisl sostiene la realizzazione del Ponte sullo Stretto, una mega opera da cui potrà venire un grande impulso positivo allo sviluppo, non solo delle due regioni direttamente interessate – Calabria e Sicilia – ma anche per l’Italia e L’Europa».
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