CATANZARO Vessazioni, torture, violazioni della libertà personale, lesioni e atti di violenza ai danni della propria compagna convivente. Un incubo che sarebbe andato avanti per anni. Fino alla denuncia e all’arresto, arrivato il 24 febbraio scorso, di un 30enne dopo gli approfondimenti investigativi avviati dalla Squadra mobile di Catanzaro. L’uomo è stato posto agli arresti domiciliari. Le indagini sono partite in seguito alla segnalazione di una lite durante la quale l’uomo avrebbe colpito, con un pugno al volto e per futili motivi, la compagna. L’inchiesta avrebbe poi svelato un quadro ancora più inquietante: in diverse occasioni il 30enne avrebbe colpito la compagna con calci, pugni e schiaffi provocandole lesioni e poi avrebbe utilizzato coltelli per farle paura e minacciarla. Le avrebbe scagliato contro oggetti di mobilio e l’avrebbe tenuta chiusa in casa, impedendole di frequentare altre persone, e costretta a subire atti sessuali contro la sua volontà. Solo dopo l’ultimo episodio di violenza la vittima ha preso coscienza del proprio stato e delle violenze patite.
x
x