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la tragedia di cutro vista da roma

La strage dei migranti: dolore e polemiche politiche

Unanime lo sconcerto ma maggioranza e opposizione si dividono sulle scelte del governo

Pubblicato il: 26/02/2023 – 19:21
La strage dei migranti: dolore e polemiche politiche

E’ unanime lo sconcerto e il dolore delle istituzioni e della politica di fronte al naufragio di migranti, con decine di morti al largo della Calabria. Ma l’ennesima tragedia in mare fornisce lo spunto per nuovi scontri tra maggioranza e opposizione sulle politiche attuate dal governo, e in particolar modo il nuovo decreto sulle Ong. Dopo il naufragio con circa 60 vittime, l’esecutivo e i partiti del centrodestra puntano il dito in particolar modo sui “criminali” scafisti, con il ‘distinguo’ di Forza Italia che insiste sull’urgenza di interventi da parte della commissione europea. La maggioranza accusa le forze di opposizione di ‘speculare’ sulla tragedia. Mentre i partiti del centrosinistra si scagliano contro il governo che ha adottato norme più stringenti, “non contro i trafficanti di esseri umani”, ma per le Ong che “provano a salvare vite in mare”. A sollecitare un “forte impegno della comunità internazionale, per rimuovere le cause alla base dei flussi di migranti”, è il capo dello Stato Sergio Mattarella, che, allo stesso tempo, afferma di ritenere “indispensabile che l’Unione Europea assuma finalmente in concreto la responsabilità di governare il fenomeno migratorio per sottrarlo ai trafficanti di esseri umani, impegnandosi direttamente nelle politiche migratorie, nel sostegno alla cooperazione per lo sviluppo dei paesi da cui i giovani sono costretti ad allontanarsi per mancanza di prospettive”. In una nota il presidente della Repubblica esprime il proprio “dolore per il naufragio, nel quale hanno perso la vita decine persone e tra queste alcuni bambini”. “Molti tra questi migranti provenivano dall’Afghanistan e dall’Iran, fuggendo da condizioni di grande difficoltà”, sottolinea Mattarella. “E’ una ennesima tragedia del Mediterraneo che non può lasciare nessuno indifferente”, aggiunge. Profondo cordoglio per le decine di vittime anche da Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana. Il presidente del Senato esprime “dolore e rabbia” per “uomini e bambini rimaste vittime di facili promesse e del business dei trafficanti di esseri umani”. “L’Europa comprenda che l’immigrazione clandestina è un problema di tutti e che l’Italia non può e non deve essere lasciata sola”, chiede poi La Russa. “A fronte della legittima e doverosa accoglienza per coloro che ne hanno diritto – sottolinea -, occorrono politiche europee che impediscano agli scafisti di fare affari sulla pelle delle persone e soprattutto il ripetersi di simili tragedie”. “La gestione del fenomeno migratorio e il sostegno alla cooperazione internazionale – chiede il presidente della Camera Fontana – devono essere una priorità assoluta dell’Unione Europea affinché gli interessi dei trafficanti di esseri umani vengano contrastati e ogni persona abbia la possibilità di vivere una vita sicura e dignitosa. In questa prospettiva, è fondamentale eliminare le cause che sono alla base dei flussi migratori, come povertà e guerre, per non permettere più che si consumino drammi come questi”. Arrivata in mattinata, poco dopo la notizia del naufragio, la reazione della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Dopo aver espresso “profondo dolore per le tante vite umane stroncate dai trafficanti di uomini”, la premier definisce “criminale” e “disumano” consentire che delle persone siano ammassate in una piccola imbarcazione e che siano costrette a pagare “un ‘biglietto’ nella falsa prospettiva di un viaggio sicuro”. Meloni assicura poi tutto l’impegno del governo “a impedire le partenze, e con esse il consumarsi di queste tragedie”. Durissima, infine, contro gli ‘sciacalli’: “Si commenta da sé l’azione di chi oggi specula su questi morti, dopo aver esaltato l’illusione di una immigrazione senza regole”. Per FdI bisogna “essere inflessibili nei confronti di questi veri e propri delinquenti che organizzano questi viaggi di morte”, afferma il capogruppo Tommaso Foti. Sulla stessa linea anche Matteo Salvini. “Ormai gli scafisti mettono in mare ‘barchini’ sempre meno sicuri e malandati incassando, sulla pelle di queste persone, milioni di dollari reinvestiti in armi e droga – sostiene il vice premier leghista -. Fermare i trafficanti di esseri umani è un dovere morale di tutti, soprattutto per salvare vite innocenti”. “E’ fondamentale proseguire in ogni possibile iniziativa per fermare le partenze”, afferma il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, arrivato nel tardo pomeriggio a Crotone per gestire l’emergenza. Mentre è il ministro degli Esteri Antonio Tajani a chiedere un intervento coordinato dell’Ue, con accordi di tutta l’Unione e i Paesi di provenienza, per bloccare le partenze.     Sul fronte del centrosinistra, il segretario del Pd Enrico Letta chiede di “rendere possibile che tutti coloro che possono fermare le stragi in mare, dalle autorità pubbliche alle Ong, possano farlo: questa tragedia non può rimanere senza una risposta a livello politico e istituzionale”: Stefano Bonaccini definisce “senza senso la guerra alle Ong” avviata dal governo ed Elly Schlein bolla come “disumane” le iniziative governative. Dal fronte del Terzo Polo, Matteo Renzi accusa: “Lo abbiamo detto anche questa settimana in Senato: vanno bloccati i trafficanti di uomini, non le Ong e i volontari che provano a salvare vite”. E Carlo Calenda chiede che “le persone che sono in mare vanno siano salvate a tutti i costi, senza penalizzare chi aiuta a farlo”. “Le rotte di immigrazione illegale vanno però chiuse, altrimenti continueremo ad assistere a questa strage quotidiana”, aggiunge. Infine, il leader M5s Giuseppe Conte chiede lo stop degli “slogan” e “far sì che l’Europa sia davvero presente, solidale e compatta nel gestire e controllare i flussi migratori”. “Condannare, come sta facendo in queste ore il centrodestra, i soli scafisti è un’ipocrisia”, protesta Laura Ferrara, eurodeputata del Movimento 5 Stelle, “i trafficanti sono solo una parte del problema”. Con il naufragio al largo di Crotone “le Ong non c’entrano niente: chi specula su questo lo fa soltanto per bieca speculazione politica”, replica Tajani. “Nessuno ha fatto la guerra alle Ong, il governo ha dato delle regole. Le Ong è bene che salvino. Ma se le Ong si mettono d’accordo o aspettano gli scafisti che portano persone, non vanno più a salvare qualcuno, lo ha detto anche Frontex”. “Di fronte al naufragio, alla tragedia di Crotone, è tempo di silenzio e dolore. Ma chi ha speculato sui morti? Chi ha dichiarato una folle guerra alle Ong scoraggiando i soccorsi”, è la contro-replica del vicesegretario del Pd, Peppe Provenzano. Sullo sfondo resta una tragedia con decine di vittime. “La Calabria è in lutto”, afferma il governatore Roberto Occhiuto che ricorda i “circa 18mila immigrati clandestini” arrivati in Regione nel 2022. La “situazione sta davvero diventando ingestibile. Cosa ha fatto l’Unione europea in tutti questi anni? Dov’è l’Europa che dovrebbe garantire sicurezza e legalità? Che fine hanno fatto le operazioni di dialogo con i Paesi d’origine dei migranti? Tutte domande che, purtroppo, ad oggi non hanno alcuna risposta”, sostiene il forzista.(AGI)

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