CROTONE «In salvo ci sono 81 migranti mentre i dispersi potrebbero essere un paio di decine». Lo ha detto al termine della riunione di coordinamento presieduta in prefettura, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. La tragedia di Steccato di Cutro, per il ministro, «è diretta conseguenza della estrema precarietà con cui è stato organizzato questo viaggio. Il mare forza sette e l’estrema inadeguatezza del barcone hanno determinato il disastro. La barca peraltro ha urtato con violenza contro una secca sbriciolandosi».
«La mia presenza qui era doverosa, è il segnale di attenzione dello Stato», ha spiegato ancora il ministro. «Mi chiedo – ha aggiunto – come sia possibile che vengano organizzate traversate di questo tipo, come sia possibile spingersi fino al punto di coinvolgere donne e bambini in traversate che si rivelano tragicamente pericolose».
«Di fronte a tragedie di questo tipo – ha aggiunto il ministro Piantedosi – non credo che si possa sostenere che al primo posto ci sia il diritto o il dovere di partire e partire in questo modo. Io non partirei se fossi disperato perché sono stato educato alla responsabilità di non chiedermi cosa devo chiedere io al luogo in cui vivo ma cosa posso fare io per il Paese in cui vivo per il riscatto dello stesso».
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