ROMA Elly Schlein è la prima donna alla guida del Partito democratico. Ed è la più giovane: ha 38 anni. «Il popolo democratico è vivo – ha detto parlando alla sede del suo partito – c’è ed è pronto a rialzarsi con una linea chiara. Saremo un problema per il governo Meloni, saremo qui. Oggi c’è stata una altra strage che pesa sulle coscienze di chi pochi giorni fa ha approvato un decreto che impedisce i salvataggi in mare quando occorrerebbero vie legali di ingresso in Europa», ha aggiunto riferendosi al naufragio di migranti di ieri in Calabria. «Da domani – ha aggiunto –lavoreremo insieme nell’interesse del paese. Lavoreremo per l’unità, il mio impegno è di essere la segretaria di tutte e di tutti, per tornare a vincere». Il nuovo segretario del Pd, tra i tanti, ha ringraziato anche Antonio Megalizzi lo studente e giornalista trentino, la cui famiglia è originaria di Reggio Calabria. Il giovane studente dell’Università di Trento e giornalista radiofonico fu ucciso a soli 29 anni dal terrorista islamico Chérif Chekatt, che aprì il fuoco sulla folla al mercatino di Natale di Strasburgo provocando cinque morti e 11 feriti. «Da ultimo – ha detto Schlein – voglio ricordare anche chi ha condiviso con me il sogno di un’Europa federale, Antonio Megalizzi».
«Ce l’abbiamo fatta – ha detto ancora Schlein – abbiamo vinto. Vi sono immensamente grata. Insieme abbiamo fatto una piccola grande rivoluzione e anche stavolta non ci hanno visto arrivare. Un saluto caloroso a Bonaccini, a cui faccio i complimenti e ringrazio per il confronto alto e rispettoso. Grazie anche a Gianni Cuperlo e Paola De Micheli, ma anche a tutti i loro sostenitori perchè domani lavoreremo insieme per interesse del partito e del Paese per l’unità. Abbiamo fatto da ponte per liberare le energie migliori, ma anche un ponte intergenerazionale, molte donne mi hanno detto che erano 90 anni che aspettavano di votare per una segretaria. Saremo al fianco di chi lotta per la giustizia climatica, non abbiamo molto tempo per invertire la rotta. Da domani al lavoro tutti insieme nell’interesse del Paese».
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