STECCATO DI CUTRO Salgono a due i presunti scafisti fermati dopo la strage di migranti di Steccato di Cutro, nel Crotonese, di ieri mattina. Come apprende l’Adnkronos, nella notte sarebbe stato fermato un altro uomo con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Sarebbe stato tra gli scafisti che erano alla guida del caicco che si è spezzato su una secca davanti alle coste di Steccato, provocando la morte di almeno 59 persone, finora accertate, tra cui 13 bambini e 33 donne. Ma, come si apprende, si indaga su altri due uomini che avrebbero avuto un ruolo nella traversata. Si tratta di uomini di nazionalità turca e pakistana. La Procura di Crotone ieri ha aperto un’inchiesta, con le ipotesi di omicidio e disastro colposi e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. I sopravvissuti sono 79, 28 sono afghani, 16 arrivano dal Pakistan, altri da Iran, Somalia e Palestina. I migranti che non sono stati portati in ospedale sono stati accolti ieri sera nel centro di accoglienza di Isola Capo Rizzuto, con l’assistenza di un team di psicologi. Secondo una prima ricostruzione, l’imbarcazione era partita giovedì mattina, 23 febbraio, da Izmir, in Turchia, con un carico di cittadini iracheni, iraniani, afghani e siriani. A bordo almeno 180 persone che per questo viaggio avevano pagato circa 2.500 euro. Arrivati sulle rive di Crotone, la nave si è battuta su una secca e si è spezzata in due. Le ricerche in mare sono proseguite per tutta la notte, con due motovedette della Guardia costiera, con l’aiuto dei Vigili del fuoco, ma finora non ci sono stati altri ritrovamenti. Arrivati sul posto anche i sommozzatori da Messina. Il mare continua ad essere molto agitato e il vento forte. (Ter/Adnkronos)
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