ROMA «L’assetto aereo Frontex che per primo ha individuato l’imbarcazione dopo le 22 del 25 febbraio a 40 miglia nautiche dall’Italia non aveva segnalato una situazione di pericolo o distress a bordo, evidenziando la presenza di una persona sopra coperta e altre sotto coperta e una buona galleggiabilità dell’imbarcazione. Poi c’è stato un peggioramento delle condizioni meteo». È quanto ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, in audizione alla Commissione Affari costituzionali della Camera sulle linee programmatiche del dicastero.
«Sono disponibile per un’informativa ogni giorno – ha sostenuto – ma è doveroso e opportuno lasciar fare alla magistratura. Non ho difficoltà a tenere informato il Parlamento, ma lasciamo fare alla magistratura che significa dare la parola alla sede più giusta».
Il ministro poi ha detto: «Mai nessuna nave di ong si è mai posizionata in quel tratto di mare per effettuare ricerca e soccorso, ma aggiungo che nessuno ha detto alle navi di non presidiare quel tratto di mare».
«Utilizzeremo ogni atto a nostra disposizione di sindacato ispettivo per fare piena luce sulle responsabilità non soltanto del ministero dell’Interno ma naturalmente anche del ministero che rappresenta il ministro Salvini, e il ministro Giorgetti». Lo ha detto la segretaria del Partito democratico Elly Schlein intervenendo in Commissione Affari Costituzionali della Camera, dove oggi è stato audito il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, in relazione al tragico naufragio di Crotone. «Attendiamo fiduciosi delle indagini della magistratura (sul naufragio di migranti a Cutro, ndr), ma dal punto di vista politico mi unisco alle voce dei colleghi che mi hanno preceduto e che suggeriscono le sue dimissioni e dalla presidente Giorgia Meloni una profonda riflessioni, anche sul ministro Salvini e sul ministro Giorgetti». Prima della neosegretaria dem, avevano chiesto al ministro di dimettersi Magi (+Europa), Zaratti (Avs) e Colucci (Avs).
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