ROGLIANO Una visita programmata, da settimane, anticipata di 24 ore. Ernesto Esposito, sub commissario alla sanità in Regione Calabria insieme ai commissari dell’Asp e dell’Ao di Cosenza, rispettivamente Antonello Graziano e Vitaliano De Salazar, ed al dottore Francesco Amato hanno visitato l’ospedale Santa Barbara di Rogliano, situato nel centro dell’area sud cosentina e in grido di coprire una vasta area dell’altopiano silano della Valle del Savuto. Ad attenderli, fuori dal nosocomio, associazioni e sindaci: Pietro Tucci di Marzi, Orazio Berardi di Mangone, Donatella Deposito di Parenti, Lucia Nicoletti di Santo Stefano di Rogliano, Vincenzo Conte di Cellara, Valerio Vigliaturo di Carpanzano, Alessandro Porco di Aprigliano, Elvira Cozza di Belsito e ovviamente Giovanni Altomare primo cittadino di Rogliano. Il sindaco tiene stretto in mano il suo dossier “Il malgoverno della sanità in Calabria: l’incredibile caso dell’ospedale Santa Barbara”, sottoposto all’attenzione dei commissari e del sub commissario.
La visita, durata poco più di mezzora, ha permesso ai commissari delle aziende sanitarie ed al sub commissario di avere contezza degli spazi e delle apparecchiature presenti nel nosocomio, che sarà rilanciato. Questa la prima novità. Che Ernesto Esposito ha annunciato ai nostri microfoni nella sala consiliare del Comune di Rogliano che ha ospitato il confronto tra gli uomini della sanità calabrese, le associazioni e i primi cittadini del Savuto.
«C’è l’impegno da parte di tutti di potenziare i servizi sul territorio, di rendere una sanità più fruibile vicina ai cittadini di questo territorio», dice Esposito che poi passa ai numeri: «Ci sono 40 posti letto a Rogliano, noi abbiamo intenzione addirittura di rilanciare nel senso che entro 30 giorni verrà riaperta la dialisi a Rogliano con 10 posti complessivi. Si creerà una equipe che procederà dagli accessi venosi alle fistole per tutti quegli utenti che prima andavano addirittura fuori regione e – aggiunge – creeremo un polo nefrodialitico proprio nell’ospedale di Rogliano». Poi la precisazione. «Ci saranno ovviamente i posti di medicina che verranno potenziati e ulteriormente attivati. E poi ci sarà l’hospice e attività sul territorio che verranno ulteriormente potenziate. Il blocco operatorio? Dobbiamo essere realistici e fare una sanità sicura per i cittadini. Altrimenti rischiamo di avviare delle attività per poi non completarle» Per quanto attiene le emergenze-urgenze è «impensabile pensare all’attivazione del punto di primo intervento, non possiamo fare un pronto soccorso in ogni paese». La chiosa il sub commissario la dedica al personale. «Stiamo facendo i concorsi, i nostri commissari si stanno attivando per tutte le possibili attività».
«È stato un progressivo depauperamento di tutte le strutture sanitarie presenti sul territorio. Non solo l’ospedale Santa Barbara, che si è sempre distinto negli anni per la sua efficienza ed efficacia nel garantire il diritto alla salute di tutto il territorio a sud di Cosenza e per la stessa sanità Cosentina. Ma in questi ultimi anni, purtroppo tutte le strutture sanitare sono state mano mano depauperate di medici, di strutture, di mezzi e anche di personale amministrativo», racconta ai nostri microfoni Cristina Guzzo del Comitato Cosenza sud. «Noi abbiamo deciso di dedicarci alle varie problematiche presenti sul territorio. Non potevamo non partire dal problema sanità, una lotta che coinvolge cittadini, istituzioni pronte a sostenerci. E’ una lotta per la garanzia del diritto alla salute», chiosa Guzzo.
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