REGGIO CALABRIA Continua a Reggio Calabria la protesta delle famiglie assegnatarie di alloggi in emergenza abitativa. «Dopo oltre tre mesi dall’autorizzazione della Giunta regionale e due mesi dal commissariamento del Tar, il Comune continua a non assegnare gli alloggi agli aventi diritto», spiegano i comitati che fanno parte dell’Osservatorio sul disagio abitativo. In piazza Italia, di fronte a palazzo San Giorgio, sede del Comune, è stato organizzato l’ennesimo sit-in per protestare per i ritardi nell’assegnazione delle case, nonostante la delibera della giunta regionale dello scorso 15 novembre che autorizza l’Ente comunale ad assegnare il 25% degli alloggi disponibili alle famiglie vincitrici della graduatoria di emergenza abitativa e il 75% anche alle famiglie vincitrici della graduatoria del bando ordinario. «Non ha ancora assegnato gli alloggi nemmeno ai primi cinque nuclei della graduatoria di emergenza abitativa dai quali un mese fa ha ricevuto la necessaria documentazione per l’assegnazione. Il Settore Erp – spiega l’Osservatorio – continua a dichiarare che la procedura di assegnazione per queste cinque famiglie dipende dalla Commissione Assegnazione alloggi presieduta dal Dr Campagna, mentre non risulta che sia cosi perché, da regolamento comunale, essa dipende esclusivamente dal Comune. Come se non bastasse, il settore Erp, dopo che la Giunta comunale ha dichiarato con delibera del 4 luglio 2022 la disponibilità all’assegnazione di 18 alloggi comunali e 39 alloggi Aterp, fino ad oggi, non ha provveduto ad assegnare, come previsto dalla legge regionale , il 75% di questi alloggi ai vincitori del bando 2019. Non ne ha assegnato nemmeno uno».
L’Osservatorio continua a rivolgersi all’amministrazione guidata dal sindaco facente funzioni Paolo Brunetti per trovare al più presto una soluzione. «E’ chiara la volontà dell’Amministrazione – afferma l’Osservatorio – di continuare a non assegnare gli alloggi come ha già fatto con i vincitori del precedente bando ordinario 2005. Ma l’intenzione degli enti riuniti nell’Osservatorio sul disagio abitativo e del gruppo di famiglie che segue questo percorso è quella di mettere in atto, partendo dalle persone, tutte le azioni possibili affinché il Comune non continui su questa strada ed invece realizzi effettivamente una strutturale politica degli alloggi popolari a favore di tutte le famiglie che hanno bisogno di un alloggio». Una situazione davvero complessa per chi attende da anni. «Per dare seguito alla nostra intenzione chiediamo, ancora una volta, alle famiglie vincitrici delle graduatorie comunali di unirsi agli enti dell’Osservatorio per difendere il loro diritto fondamentale all’alloggio che deve essere garantito dal bene collettivo costituito dai 6.060 alloggi popolari di cui è “proprietaria” la collettività reggina. Dobbiamo evitare – fa sapere l’Osservatorio – che questo importante bene collettivo finalizzato, esclusivamente, per il diritto alla casa continui ad essere utilizzato come bankomat per sanare il bilancio comunale e per altri scopi privati e comunque tutti illeciti».
Chiare le richieste dell’Osservatorio e delle famiglie che stanno attendendo l’assegnazione degli alloggi. Chiediamo al Comune, affermano, di provvedere all’assegnazione dei 18 alloggi comunali e dei 39 dell’Aterp, di attuare le verifiche sulla permanenza dei requisiti di tutti gli assegnatari con l’applicazione del relativo turn-over, di provvedere all’acquisto dei nuovi alloggi (circa 160) con il finanziamento di 11 milioni di euro del Decreto Reggio e di provvedere alla manutenzione straordinaria degli alloggi utilizzando tutti i fondi vincolati del settore Erp». L’appello si estende poi al prefetto di Reggio Calabria Massimo Mariano: «Al signor Prefetto proponiamo di utilizzare il ruolo di commissario affidatogli dal Tar per le assegnazioni anche come occasione per costituire il Tavolo sul diritto alla casa che più volte gli abbiamo proposto ed altri Prefetti hanno costituito». (redazione@corrierecal.it)
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