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L’intervento

«Sugli atti aziendali ci aspettiamo novità»

Fra qualche settimana le aziende sanitarie e ospedaliere calabresi dovranno redigere gli atti aziendali susseguenti alle linee guida pubblicate dal commissario. Si tratta di un’occasione important…

Pubblicato il: 01/03/2023 – 15:38
di Alfredo Antoniozzi*
«Sugli atti aziendali ci aspettiamo novità»

Fra qualche settimana le aziende sanitarie e ospedaliere calabresi dovranno redigere gli atti aziendali susseguenti alle linee guida pubblicate dal commissario. Si tratta di un’occasione importante, trattandosi delle “carte costituzionali” aziendali rispetto alle quali si agirà di conseguenza. Il governo Meloni ha appoggiato e sostenuto gli sforzi di recupero della sanità calabrese con la proroga del decreto specifico. Gli atti che si andranno a presentare dovranno essere innovativi e tendenti a recuperare i bisogni essenziali della popolazione. Su alcune questioni strettamente tecniche ma necessarie ci siamo rivolti direttamente ai protagonisti manageriali. Su altre, l’obiettivo è conseguenziale a quelli nazionali e regionali. Ne ho discusso personalmente con il sottosegretario Gemmato ( parlavamo delle regioni in particolare e non della nostra)che ha concordato. L’abbattimento delle liste di attesa richiede una concentrazione delle risorse sulla specialistica. Alcune specialità come quelle radiologiche o strettamente mediche vanno valorizzate. Parimenti fondamentali saranno gli interventi da concordare per affermare finalmente una medicina territoriale, decongestionando gli accessi ai pronto soccorso. Durante la gestione del centrosinistra furono fatte scelte poco oculate, ad esempio a Cosenza, depotenziando la medicina dello sport che è invece essenziale per i giovani e per la prevenzione delle malattie cardiovascolari. L’alcologia va mantenuta necessariamente come unità operativa sia perché lo dice una legge dello Stato, sia per il preoccupante aumento di consumo fra tutte le generazioni. Il livello di comunicazione delle nostre aziende è veramente preoccupante e non fa giustizia delle capacità e delle eccellenze presenti. Anche questa è un’eredità del centrosinistra da smantellare. La rete oncologica deve legare necessariamente ospedale e territorio, anche e soprattutto nella fase di prevenzione. Sono solo alcuni esempi di necessità ampie rispetto alle quali Fratelli d’Italia vuole dare il suo contributo a un processo di risanamento che cammina anche con le gambe dei direttori generali. Per questo gli atti aziendali non sono mere formalità burocratiche ma un appuntamento importante da non mancare sulla strada di quel cambiamento che vogliamo finalmente garantire ai calabresi.

*Vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera

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