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Torna “L’Unità”, la presentazione a Cosenza. Sansonetti: «Faremo un gran casino» – VIDEO

Sarà «il centesimo anno dopo un’interruzione piuttosto lunga». Sul naufragio a Cutro: «Una Strage di Stato, sono state fatte morire cento persone»

Pubblicato il: 01/03/2023 – 9:10
Torna “L’Unità”, la presentazione a Cosenza. Sansonetti: «Faremo un gran casino» – VIDEO

COSENZA «Il 16 Aprile l’Unità torna in edicola». E’ il direttore Piero Sansonetti a comunicare, nel corso di una conferenza stampa organizzata a Cosenza, il ritorno dello storico quotidiano di sinistra. Nel salone di rappresentanza di palazzo dei Bruzi, presenti alcuni dei protagonisti della esperienza politica e professionale vissuta intorno al giornale al tempo in cui era l’organo ufficiale di informazione del Pci. La presentazione della nuova edizione è stata arricchita da un confronto, coordinato da Enza Bruno Bossio, a cui hanno preso parte Franco Ambrogio, Ilario Ammendolia, Pantaleone Sergi, Filippo Veltri e Piero Sansonetti. «Torna l’ Unità, Torna Gramsci» è lo slogan, anticipato dal nuovo direttore, che è stato caporedattore, vice e condirettore del quotidiano. Un richiamo storico, in vista della celebrazione del centenario della nascita del giornale, fondato da  Antonio Gramsci nel febbraio dell’anno 1924. «Il suo centesimo anno dopo un’interruzione piuttosto lunga. E torna per fare un gran casino perché l’informazione è ridotta ai minimi termini, non riesce assolutamente a stare al passo con la modernità e con quello che dovrebbe essere la democrazia», dice Sansonetti. Che aggiunge: «Serve un giornale che rompa tutti gli schemi e che mantenga dei punti fermissimi di ragionamento e soprattutto di battaglia. Bisogna fare una battaglia come si faceva una volta».

Il naufragio a Cutro

Uno degli ultimi numeri speciali de L’Unità è stato dedicato alle morti bianche, ai decessi sul lavoro. Oggi piangiamo delle altre morti, quelle di chi in fuga da fame, guerra e carestie ha scelto di impegnare circa 8mila euro per raggiungere le coste italiane, imbarcandosi in un viaggio della morte. «I giornali italiani oggi sono impressionanti. Sono state fatte morire 100 persone quando si potevano salvare, una strage di stato, peggiore di Piazza Fontana, come ha titolato il giornale che dirigo adesso, che si chiama “Il Riformista”», spiega Sansonetti. «Intanto il Ministro dell’Interno perché non risponde? Perché non dice il motivo per il quale la Guardia Costiera non è stata attivata? La mancanza di attivazione della Guardia Costiera ha portato a cento morti e questo è sicuramente omissione di soccorso. Io dico anche omicidio colposo», affonda Sansonetti.

sansonetti
Piero Sansonetti – Direttore L’Unità

Il ritorno de L’Unità

Il ritorno dello storico quotidiano permetterà – secondo il direttore – «di combattere per una civiltà più giusta, ma anche più libera. Non si può andare dietro ai 5 Stelle che sanno solo ragionare di manette, bisogna ragionare sul lavoro e sul diritto al reddito. Mantenendo dei punti di riferimento: uno fondamentale è quello del garantismo». Sul punto Sansonetti precisa: «Bisogna smettere di pensare che arrestando le persone, si risolvono i problemi della giustizia. Non si risolvono, si aggravano. Bisogna smettere di pensare che si deve far morire un anarchico che sta facendo lo sciopero della fame per ragioni strettamente politiche». (f.b.)

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