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La sfida per la cultura (e gli studenti) del liceo scientifico di San Giovanni in Fiore

Ogni mese un esponente dell’antimafia a confronto con gli alunni. Per disegnare una nuova strada con il coraggio della legalità

Pubblicato il: 04/03/2023 – 18:45
di Emiliano Morrone
La sfida per la cultura (e gli studenti) del liceo scientifico di San Giovanni in Fiore

SAN GIOVANNI IN FIORE Ogni mese un esponente dell’antimafia, o un magistrato, uno studioso, un giornalista, un letterato, si confronta con gli studenti del liceo scientifico di San Giovanni in Fiore. Dopo la pandemia, la scuola ha ripreso a organizzare appuntamenti qualificanti: lezioni e dibattiti che, anche al di fuori dei programmi ministeriali, stimolino gli alunni a conoscere, capire e trasformare il territorio. Il testimone di giustizia Gaetano Saffioti, l’intellettuale Riccardo Succurro, la famosa scrittrice Dacia Maraini, il giornalista Arcangelo Badolati su iniziativa di Rosaria Succurro, presidente della Provincia di Cosenza, e il celebre romanziere Carmine Abate sono stati tra i relatori degli incontri dell’anno scolastico corrente, centrati sul valore dell’esempio civile, dell’impegno pubblico, della memoria storica, dell’amore per il prossimo e del patrimonio culturale; sulla potenza della parola, dell’informazione, dei libri e della poesia. 
Qui, nel cuore della Sila Grande a metà strada fra Cosenza e Crotone, la ’ndrangheta aveva espanso le proprie radici, secondo le risultanze e gli esiti processuali delle inchieste “Six Town” e “Stige”, coordinate dalla Dda di Catanzaro. Attraverso la forza di intimidazione del vincolo associativo, gruppi criminali, per quanto si legge negli atti pubblicabili, condizionavano in larga misura il mercato e l’economia della zona, la libertà e la vita dei cittadini.  
San Giovanni in Fiore ha inoltre patito – e per certi versi soffre – la rottura dei legami parentali ed affettivi prodotta dall’emigrazione di massa durante il Novecento. La città è rimasta scossa dalle tragedie di Monongah (1907) e Mattmark (1965) e attraversata dal terrore dello smembramento familiare, impresso nel grigio smorto dei palazzoni di cemento in cima all’abitato, incompiuti e lassi come la ferrovia della costa ionica calabrese, come la Bagnoli cantata da Edoardo Bennato.
Ubicato lungo uno stradone desolato dell’Olivaro, popoloso quartiere di periferia a nord-est del centro urbano, il liceo scientifico di San Giovanni in Fiore punta sulla cultura e sulla partecipazione, con l’obiettivo di alimentare nei ragazzi il coraggio della legalità e della verità, l’autonomia di giudizio, l’attaccamento alle radici, l’impiego delle risorse locali, il desiderio di lavorare e di fermarsi nel posto.
In questi appuntamenti si parla di Stato, sovranità popolare, democrazia, etica pubblica, cittadinanza attiva. Si discute di diritti, dignità umana, beni comuni, tutela dell’ambiente e promozione della bellezza come capitale collettivo, in un luogo in cui persistono sacche di emarginazione e degrado sociale, frutto di una remota subalternità a sistemi e modelli culturali dominanti, di decenni di assistenzialismo irresponsabile e negazionismo spinto riguardo al fenomeno mafioso.
Il liceo scientifico di San Giovanni in Fiore vuole incidere nel tessuto civile e sociale cittadino. È la scommessa dell’attenta dirigente scolastica Angela Audia e di Giovanni Iaquinta, che in questa scuola insegna Letteratura italiana e ricorda, per l’approccio umanistico e dialogico, il professor Keating del film “L’attimo fuggente”, magistralmente interpretato dal compianto Robin Williams. 
Nella sala convegni del Centro polifunzionale, offerta di proposito dal Comune, ieri i liceali dello Scientifico hanno seguito la presentazione del romanzo “Il cercatore di luce”, scritto da Abate, presente all’evento, e in parte ambientato proprio a San Giovanni in Fiore. Magari un domani ne uscirà un nuovo scrittore oppure un filosofo, un giornalista capace di illuminare le menti sulle ricchezze e sulle miserie di questo pezzo di Sud, in cui maturò il pensiero universale dell’abate Gioacchino da Fiore. 

 

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