CROTONE Sono in tutto otto le persone ricoverate nel presidio ospedaliero di Crotone. A riferirlo è l’Azienda sanitaria provinciale che dai primi istanti del tragico naufragio di Steccato di Cutro in cui hanno perso la vita decine di migranti, si sta occupando dei sopravvissuti apparsi in condizioni critiche di salute. Col passare dei giorni i pazienti ricoverati stanno lentamente lasciando migliorando, molti di loro hanno già lasciato l’ospedale crotonese. Al momento, delle otto persone ancora ricoverate, tre sono minori e quindi sotto osservazione nel reparto di Pediatria. Le loro condizioni di salute generale, così come rivelato dall’Azienda sanitaria gestita dal commissario Simona Carbone, non destano preoccupazioni.
Sono 70, di cui 64 identificate, le salme finora recuperate in seguito al naufragio di una nave carica di migranti davanti alla spiaggia di Cutro, nel Crotonese. Lo rende noto la prefettura, dopo la riunione del Centro Coordinamento ricerche. Le vittime identificate sono di nazionalità afgana (57), pakistana (3), tunisina (1), iraniana (1), siriana (1) e palestinese (1). I superstiti risultano in totale 79 di cui 10 ricoverati. «Le ricerche – comunica la prefettura – sempre coordinate dalla Direzione Marittima di Reggio Calabria, proseguiranno ad oltranza con mezzi aerei, navali, nucleo di sommozzatori, droni e con il personale di presidio a terra della Guardia Costiera, Questura, Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco e Protezione Civile regionale. E’ in atto – si fa sapere – l’iter per l’espatrio di alcune delle salme rispetto alle quali risultano già formalizzate e complete dal punto di vista procedurale le richieste a cura dei familiari».
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