COSENZA «Nei giorni scorsi Tiziana Frittelli, presidente di Federsanità, l’associazione Anci che raggruppa tutte le aziende sanitarie e ospedaliere italiane, e la Fnsi, il sindacato dei giornalisti, mi hanno inviato un parere importante che ho girato ai direttori generali delle aziende calabresi in procinto di redigere gli atti aziendali. Sia Federsanità che Fnsi, partendo da un parere di un fine giurista come l’avvocato Giovanni Spataro, hanno convenuto che debba essere applicata la legge 150/2000 che, con il Dpr 433/01 disciplinano l’ingresso dei giornalisti nella pubblica amministrazione. La Corte Costituzionale ha stabilito che il contratto dei giornalisti non sia applicabile nella P.A. E pertanto, come dicono Federsanità e Fnsi, la postazione del capo ufficio stampa non può che essere quella dirigenziale di staff, con ruolo professionale». Lo afferma il vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Alfredo Antoniozzi. «Credo sia una grande vittoria per i giornalisti che lavorano nelle Asl – afferma Antoniozzi – e per tutti i giornalisti in generale, atteso che il ruolo professionale consente la massima partecipazione concorsuale. Peraltro, Fnsi e Anci avevano sviluppato, il giugno del 2022, un protocollo che prevede l’individuazione dirigenziale del capo ufficio stampa nei comuni e la vecchia categoria D per le posizioni subordinate. Attendiamo fiduciosi che gli atti aziendali calabresi recepiscano queste indicazioni, lavorando sempre per una comunicazione pubblica che favorisca il rapporto tra cittadini e amministratori, quanto mai opportuna nella sanità italiana e in quella calabrese».
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