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Cdm a Cutro, il sindaco di Crotone Voce tra i non invitati. «Uno schiaffo politico»

Sarebbero stati invitati il presidente della Regione Occhiuto, il presidente della Provincia Ferrari e il sindaco di Cutro Ceraso

Pubblicato il: 08/03/2023 – 18:19
di Gaetano Megna
Cdm a Cutro, il sindaco di Crotone Voce tra i non invitati. «Uno schiaffo politico»

CROTONE Il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, non è stato invitato a partecipare alle riunione del consiglio dei ministri, che si terrà domani a Cutro. Secondo quando è stato possibile apprendere, sarebbero stati, invece, invitati il presidente della giunta regionale calabrese, Roberto Occhiuto, e il presidente della provincia pitagorica, Sergio Ferrari. Ovviamente tra gli invitati c’è anche il padrone di casa, il sindaco di Cutro, Antonio Ceraso. Questa scelta di escludere Voce, a Crotone viene considerato uno schiaffo nei confronti del sindaco che nei giorni scorsi ha scritto una lettera al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, richiamandola alle proprie responsabilità. L’esclusione di Voce, quindi, viene vista come «uno schiaffo politico nei confronti di chi ha osato disturbare il premier, costringendola ad entrare nel dibattito che si è aperto sulla tragica vicenda dei profughi». Alle riunioni in prefettura, che stanno precedendo l’evento di domani  il Comune di Crotone c’è. Secondo quanto riferito c’è anche il contributo del sindaco Voce, che si è rimesso a lavorare mettendo da parte il dolore che lo ha colpito: l’altro ieri ha perso il padre e ieri si sono tenuti i funerali. Viene anche riferito che questa mattina la prefettura di Crotone ha avuto un’interlocuzione telefonica con il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che ha ribadito che entro oggi le salme, attualmente ospitate nella struttura del PalaMilone, dovevano essere trasferite temporaneamente a Bologna. Il diktat del ministro non ha, quindi, avuto successo, perché i parenti che, da questa mattina, impediscono l’uscita delle bare dal PalaMilone, non hanno modificato la loro decisione. C’è da dire che il ruolo svolto dalle forze dell’ordine, che operano al PalaMilone, è stato superlativo. Grazie alla loro elevata professionalità hanno impedito che potessero scoppiare incidenti. Le salme recuperate dopo la tragedia sono complessivamente 72, di queste sei sono state già trasferite, una è stata tumulata nel cimitero di Crotone e due dovrebbero essere gestite dai familiari con fondi propri. Da “sistemare” resterebbero soprattutto le  40 salme che dovrebbero essere trasportate, secondo le richieste dei familiari, in Afghanistan. Il problema principale è che il paese di destinazione non aderisce alla convenzione di Berlino e, quindi, non è facile ottenere i permessi per il trasferimento. Le due salme gestite dai familiari, però, avrebbero individuato una procedura veloce. Le due bare dovrebbero essere trasportate in Germania e da li, con l’areo, trasferite in Turchia. Dalla Turchia il trasferimento in Afghanistan è consentito e, quindi, la procedura è meno complessa e più veloce. Non si comprende perché anche per i trasferimenti organizzati dallo Stato non venga adottata la stessa procedura dei privati. Questo consentirebbe alle famiglie, che hanno avuto perdite umane, di ridurre i disagi che sono costretti a subire dal giorno della sciagura.

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