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la tragedia dei migranti

Tutto il governo in trasferta a Cutro. La Calabria farà soltanto da “location”?

Stretta sugli scafisti e accoglienza ai migranti “legali”: ecco il piano di misure sul tavolo del Cdm convocato oggi nel Comune crotonese

Pubblicato il: 08/03/2023 – 21:29
Tutto il governo in trasferta a Cutro. La Calabria farà soltanto da “location”?

CROTONE Tutto il governo in trasferta in Calabria per chiudere con le polemiche e dare un segnale “concreto” che per l’esecutivo è una priorità, un dovere “morale”, quello di evitare altre tragedie del mare come quella di dieci giorni fa davanti alle coste calabresi. La premier Giorgia Meloni oggi pomeriggio presiederà un Consiglio dei ministri convocato in via straordinaria a Cutro, teatro del tragico naufragio nel quale hanno perso la vita otre 70 migranti, in buona parte bambini. Pugno di ferro contro i trafficanti di uomini, espulsioni più efficaci, semplificazione delle procedure per chi vuole entrare legalmente in Italia, estensione del decreto flussi: è un pacchetto “double face” quello che il Governo varerà nel Cdm a Cutro: rigore nel contrasto degli arrivi irregolari e accoglienza verso la migrazione attraverso canali legali, che saranno potenziati. Ecco le principali misure del provvedimento (ma potrebbe essere anche più decreti) sulle quali ci saranno limature fino all’ultimo momento, dopo il confronto di ieri tra il leader leghista Matteo Salvini, assertore della linea dura, e la premier Giorgia Meloni, impegnata a trovare un punto di equilibrio che tenga compatta la sua maggioranza.

Stretta sugli scafisti

Nell’informativa alle Camere il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha attribuito agli scafisti ed ai trafficanti le responsabilità del naufragio. Al momento i fermati devono rispondere del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, punito con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa di 15mila euro per ogni persona trasportata. Sono già previste delle aggravanti, ma ora si punta ad introdurne una specifica che scatterebbe se il trasporto finisse in tragedia, cioè con vittime, come accaduto a Cutro. Nel mirino non c’è solo chi guida ai barconi ma anche le reti criminali che gestiscono il traffico.

Espulsioni e rimpatri

Sono soltanto poche migliaia i rimpatri fatti ogni anno degli immigrati irregolari. Un dato che i vari titolari del Viminale non sono mai riusciti a scalfire e che sconta lo scoglio del necessario accordo del Paese di provenienza delle persone da allontanare. Ora, se uno straniero viene rintracciato in uno status di irregolarità, nella maggior parte dei casi gli si consegna un foglio di via con l’invito (mai raccolto) a lasciare il territorio nazionale. Il Governo punta a rendere effettive le espulsioni, con l’ok dei Paesi di origine, fermo restando che questi ultimi devono essere ‘sicuri’: chi viene rimpatriato non deve cioè finire in una zona di guerra o rischiare trattamenti disumani.

Impulso ai flussi regolari

L’esecutivo intende intervenire con lo strumento del decreto flussi, che sarà allargato e reso pluriennale. Con l’ultimo sono stati già programmati circa 83mila ingressi regolari per motivi di lavoro. Ci saranno ora numeri più alti per venire incontro alle esigenze del mondo produttivo. Ci sono da 300 a 500mila posti disponibili, secondo il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida. L’idea è poi quella di assegnare quote privilegiate ai Paesi che collaborano più efficacemente nel contrastare le partenze di migranti irregolari e nell’accettare i rimpatri. Ci sarà anche una semplificazione normativa e degli adempimenti burocratici necessari per chi chiede di entrare legalmente in Italia. Potrebbero essere mobilitati gli uffici diplomatici per l’esame del domande in loco, con la collaborazione dei Paesi, in particolare quelli del Nordafrica, con cui Roma ha già accordi.

Corridoi umanitari

 Il Governo punta inoltre a dare un’accelerata ai corridoi umanitari. Dal suo insediamento, sono già 617 le persone arrivate in Italia attraverso questo canale, “un numero mai registrato in un così breve lasso di tempo”, ha sottolineato Piantedosi. E nel primo semestre dell’anno c’è un impegno – in collaborazione con la commissione europea – ad accogliere altre 1.481 persone. Disponibilità anche ad aderire alle evacuazioni umanitarie e ai programmi di reinsediamento. Nel pacchetto troveranno spazio, infine, stanziamenti ai Comuni per migliorare la rete dei centri di accoglienza, strutture che frequentemente non si trovano in condizioni ottimali.

Ma la Calabria farà solo da location?

Questo riportano le agenzie nazionali in vista del Cdm di Cutro di oggi. Riportano anche di fibrillazioni tra Fratelli d’Italia, il partito della premier Meloni, e la Lega di Salvini che spingerebbe per norme più restrittive facendo al solito la faccia truce a fronte di una Meloni che invece dialoga anche con l’Europa e che avrebbe comunque archiviato al momento i provvedimenti cari al Carroccio. In tutto questo c’è la Calabria, che oggi accoglierà il governo nella sala consiliare di Cutro, all’indomani (leggi qui) dell’ennesimo “pasticcio” del Viminale sul trasferimento delle salme sì o no e sul pagamento dei relativi costi sì o no (alla fine è stato sì, al fondo di un altro “orrore” burocratico e istituzionale). La Calabria che rischia di fare solo da pura e semplice ”location” al Consiglio dei ministri. Chiamato a smentire quanti già prefigurano un’altra passerella – la terza di un governo nazionale nel gli ultimi 13 anni –  buona per placarsi la coscienza.

L’ordine del giorno del Cdm a Cutro

Il Consiglio dei ministri è convocato in data 9 marzo 2023, alle ore 15.45, nella sede del Municipio di Cutro (Kr), per l’esame del seguente ordine del giorno:
– DECRETO-LEGGE: Disposizioni urgenti in materia di flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri e di prevenzione e contrasto all’immigrazione irregolare (PRESIDENZA – INTERNO -GIUSTIZIA – DIFESA – LAVORO E POLITICHE SOCIALI – AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INTERNAZIONALE)
– DECRETO LEGISLATIVO: Attuazione della direttiva (UE) 2020/1828 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 novembre 2020, relativa alle azioni rappresentative a tutela degli interessi collettivi dei consumatori e che abroga la direttiva 2009/22/CE – ESAME DEFINITIVO (AFFARI EUROPEI, SUD, POLITICHE COESIONE E PNRR — IMPRESE E MADE IN ITALY — GIUSTIZIA)
– DECRETO LEGISLATIVO: Attuazione della direttiva (UE) 2019/1937 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2019, riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione – ESAME DEFINITIVO (AFFARI EUROPEI, SUD, POLITICHE DI COESIONE E PNRR — GIUSTIZIA)
– DECRETO LEGISLATIVO: Attuazione della direttiva (UE) 2021/338 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 febbraio 2021, che modifica la direttiva 2014/65/UE per quanto riguarda gli obblighi di informazione, la governance del prodotto e i limiti di posizione, e le direttive 2013/36/UE e (UE) 2019/878 per quanto riguarda la loro applicazione alle imprese di investimento, per sostenere la ripresa dalla crisi COVID-19 – ESAME DEFINITIVO (AFFARI EUROPEI, SUD, POLITICHE COESIONE E PNRR — ECONOMIA E FINANZE;
– DECRETO LEGISLATIVO: Attuazione della direttiva (UE) 2021/2261 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 dicembre 2021, che modifica la direttiva 2009/65/CE per quanto riguarda l’uso dei documenti contenenti le informazioni chiave da parte delle società di gestione di organismi di investimento collettivo in valori mobiliari (OICVM) – ESAME DEFINITIVO (AFFARI EUROPEI, SUD, POLITICHE COESIONE E PNRR – ECONOMIA E FINANZE)
– DECRETO LEGISLATIVO: Adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2020/1503 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 7 ottobre 2020, relativo ai fornitori di servizi di crowdfunding per le imprese, e che modifica il regolamento (UE) 2017/1129 e la direttiva (UE) 2019/1937 – ESAME DEFINITIVO (AFFARI EUROPEI, SUD, POLITICHE DI COESIONE E PNRR – ECONOMIA E FINANZE)
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