CATANZARO Il gup di Catanzaro Bonifacio De Luca ha condannato 3 persone e ne ha assolte otto nell’ambito dell’inchiesta antimafia incentrata sull’operatività della cosca Greco a Lamezia Terme.
Il giudice ha condannato Sergio Ugo Roberto Greco (8 anni), Cristian Greco (6 anni) e Luca Piraina (4 anni, collaboratore di giustizia). Assolti dall’accusa di associazione mafiosa Giovanni Roberto, Giovannino Greco, Davide Belvedere, Carmelo Furci, Antonio Salatino, Maikol Rotundo, Francesco Rocca. Assolto dall’accusa di concorso esterno Angelo Anzalone perché il fatto non sussiste.
Non doversi procedere per Pujia Giovanni essendo l’imputato incapace di partecipare al processo (c’è stata una perizia nel corso del procedimento).
Gli imputati rispondono di associazione mafiosa e concorso esterno. Il clan Greco, secondo l’accusa, operava nel quartiere di San Teodoro dove era dedito a compiere danneggiamenti estorsioni, usura e ricettazione.
Condannato il capo del gruppo, Sergio Ugo Roberto Greco, promotore e organizzatore del clan. Condannato anche il figlio Cristian Greco, attivo nello spaccio di stupefacenti, detentore di ordigni e munizioni ed esattore di estorsioni.
Infine è stato condannato Luca Piraina, partecipe del clan Greco per un periodo delimitato che va dal primo gennaio 2007 al 30 aprile 2010, data della sua affiliazione al clan Giampà.
Il gup ha stabilito di quantificare in sede civile il risarcimento per le parti civili: Associazione Antiracket, rappresentata dall’avvocato Carlo Carerere, e Comune di Lamezia Terme, rappresentato dall’avvocato Caterina Restuccia.
Nel collegio difensivo gli avvocati Aldo Ferraro, Lucio Canzoniere, Francesco Gambardella, Gianluca Careri, Antonio Larussa, Giuseppe Spinelli. (a.truzzolillo@corrierecal.it)
x
x