CROTONE Sfilano sulla pista dell’aeroporto Sant’Anna Giorgia Meloni e i suoi ministri, che oggi a Cutro si riuniranno per adottare un pacchetto di misure sull’emergenza immigrazione prepotentemente tornata alla ribalta dopo la tragedia nelle acque di steccato di Cutro, dove una decina di giorni fa hanno perso la vita decine di migranti, molti dei quali bambini. Con la premier Meloni, sull’aereo di stato partito da Roma Ciampino, anzitutto i due vicepremier Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture, e Antonio Tajani, ministro degli Esteri. Aeroporto Sant’Anna blindato dalle forze dell’ordine per garantire la massima sicurezza dell’arrivo del governo per una seduta del Consiglio dei ministri convocata in via straordinaria a Cutro. Quindi il trasferimento e l’arrivo a Cutro: al passaggio dell’auto sulla quale viaggiava la premier Giorgia Meloni, diretta in municipio per presiedere il Consiglio dei ministri, sono stati lanciati alcuni peluche da un gruppo di persone che erano assiepate in una piazza distante un centinaio di metri dal palazzo comunale. Dai cittadini urla ma anche applausi rivolti a Meloni.
Quello che il presidente Giorgia Meloni si accinge a presiedere nel centro crotonese sarà il terzo Consiglio dei ministri riunito in Calabria nella storia. Ci sono, infatti, due precedenti che risalgono al 2010 e al 2019. Nel primo caso, il governo guidato da Silvio Berlusconi si riunì a Reggio. Era il 28 gennaio. In prefettura fu approvato un piano straordinario contro le mafie, illustrato in una conferenza stampa dal premier con gli allora ministri dell’Interno, Roberto Maroni, e della Giustizia, Angelino Alfano. L’esecutivo, in particolare, decise la localizzazione dell’Agenzia per i beni confiscati e sequestrati alla criminalità organizzata a Reggio Calabria e l’introduzione della parola ‘ndrangheta nel codice penale, che fino ad allora riconosceva come organizzazioni criminali solo la mafia e la camorra. In quel governo l’attuale premier Giorgia Meloni era ministro per le Politiche giovanili. il governo gialloverde guidato da Giuseppe Conte arrivò in Calabria, sempre a Reggio, il 18 aprile del 2019. Al centro dei lavori fu messa la sanità calabrese. Su iniziativa dell’allora ministro della Salute, Giulia Grillo (M5S), fu varato il “Decreto Calabria”, per affrontare l’emergenza sanitaria nella regione, già allora commissariata. (redazione@corrierecal.it)
«L’Italia onora la memoria delle vittime del naufragio del 26 febbraio 2023, si unisce al dolore delle loro famiglie e dei loro cari. Il governo rinnova il suo massimo impegno per contrastare la tratta di esseri umani, per tutelare la dignità delle persone e per salvare le vite umane». È quanto si legge nella targa scoperta dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni al suo arrivo nella sede del Comune di Cutro, insieme ai vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini e al sottosegretario Alfredo Mantovano. Davanti alla targa una corona della presidente del Consiglio. La targa riporta anche le parole di Papa Francesco del 5 marzo: «I trafficanti di esseri umani siano fermati, non continuino a disporre della vita di tanti innocenti! I viaggi della speranza non si trasformino mai più in viaggi della morte! Le limpide acque del Mediterraneo non siano più insanguinate da tali drammatici incidenti!».
Ad accogliere la Meloni e il governo il prefetto Maria Carolina Ippolito, il presidente della Regione Occhiuto, il presidente della Provincia di Crotone Ferrari, il sindaco di Cutro Ceraso e il vescovo di Crotone monsignor Panzetta. «Celebrare il Consiglio dei Ministri nella nostra regione – ha scritto Occhiuto su facebook – è un gesto di grande attenzione da parte del governo dopo la tragedia di Steccato di Cutro. Siamo sicuri che l’esecutivo dimostrerà la sua vicinanza alla Calabria anche attraverso aiuti concreti per i sindaci e le popolazioni che accolgono i migranti, misure per regolare i flussi di chi vuole giungere in Italia, e un inasprimento delle pene contro gli scafisti».
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