CROTONE «Siamo qui al PalaMilone di Crotone e abbiamo trovato una situazione davvero drammatica, con l’immenso dolore dei familiari del vittime, alcune delle quali ci hanno domandato: perché la premier Meloni non viene qua? Facciamo nostra questa richiesta e rivolgiamo a Giorgia Meloni un appello: venga qui a Crotone a stringere le mani dei familiari delle vittime e esprimere loro il cordoglio del Governo». Così i deputati di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli e Francesco Emilio Borrelli a Crotone davanti alla struttura che accoglie le bare delle vittime del naufragio del 26 febbraio a Steccato di Cutro.
«La Prefettura di Crotone è la grande assente – hanno sostenuto -. E a proposito dell’assistenza che si sarebbe dovuta fornire per la questione del rimpatrio e dei ricongiungimenti solo da ieri c’è un funzionario del Ministero dell’Interno. Francamente trovo tutto ciò indecente».
«Mi hanno comunicato – ha aggiunto Bonelli – che non ci sono state delle presenze fisse di funzionari della Prefettura. Inoltre ieri, sulla vicenda del trasferimento delle bare, a fare da mediatore culturale c’era un ragazzo marocchino che parla arabo quando le lingue utili sono il farsi, l’afghano e l’iraniano quindi totalmente differenti».
Per il deputato di Avs «c’è poi un problema più generale, che non riguarda solo la Prefettura, che è quello dei dispersi. Ci sono familiari delle vittime che non hanno informazioni sulle modalità della ricerca dei dispersi e il problema è che quando i familiari delle persone andranno via e saranno trovati dei cadaveri come si farà a fare i riconoscimenti?”.
Durante la conferenza stampa hanno parlato la sorella della giornalista afghana Torpekai morta nel naufragio assieme ai suoi tre bambini, la sorella di un ragazzo disperso e il fratello di un ragazzo morto e di un altro superstite sottolineando le problematiche legate al ricongiungimento familiare. «La legge italiana – ha detto ancora Bonelli – non permette tale ricongiungimento dal momento che loro stanno in Germania».
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