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Bonomi: «La Calabria può dare tanto, rigassificatore progetto strategico per l’Italia»

Il presidente di Confindustria: «Lavorare insieme pubblico e privato. L’autonomia differenziata va fatta ma ridurre i divari»

Pubblicato il: 10/03/2023 – 12:46
Bonomi: «La Calabria può dare tanto, rigassificatore progetto strategico per l’Italia»

CATANZARO «È un progetto importante non solo per i calabresi. Settanta pagine, un dono da parte dell’industria italiana e calabrese, a una regione che – sappiamo – può dare tanto e da cui noi ci aspettiamo tanto. La prima cosa da fare è lavorare insieme, pubblico e privato, e oggi questo è un esempio di come pubblico e privato insieme possono fare davvero qualcosa per il proprio Paese». Così il presidente di Confindustria nazionale Carlo Bonomi alla Cittadella a Catanzaro per presentare l’Agenda Calabria, il piano di azioni e di interventi per la crescita della regione messo a punto dal mondo produttivo calabrese e italiano.

«Rigassificatore progetto strategico per l’Italia»

Confermando quanto già dichiarato nell’ultima sua visita in Calabria, Bonomi ha poi rilanciato il progetto del rigassificatore di Gioia Tauro che – ha spiegato – «è un’infrastruttura strategica nazionale. Perché non vorrei che venuta meno la tensione adesso tutti noi ci rilassiamo e poi invece ci ritroveremo magari con un altro problema. E teniamo conto che non era un progetto incentrato solo sul rigassificatore ma prevedeva la costruzione di una piastra del freddo che è fondamentale per un paese come l’Italia e in particolar modo per una regione della Calabria fa dell’agroalimentare uno dei suoi prodotti di punta. Io quindi – ha sostenuto ancora il presidente di Confindustria – credo che sia un progetto attuale e sul quale bisogna lavorare tutti» .

«L’autonomia va fatta ma vanno ridotti i divari»

Quanto all’autonomia differenziata, per Bonomi «Confindustria è stata molto chiara: è in Costituzione e quindi va fatta. Credo però che le 23 materie che sono state decise 22 anni fa, con tutto quello che è successo specialmente negli ultimi 3 anni dalla pandemia in poi, ci fanno ragionare che forse vanno riviste. Faccio un esempio: il commercio internazionale. In un momento in cui – ha ricordato Bonomi – abbiamo una sfida di competitività con Stati Uniti e Cina, lo affrontiamo per singole Regioni? I grandi assi viari li affrontiamo per singole Regioni? Ho fatto l’esempio nei prossimi 18 anni per 4 mesi il Monte Bianco sarà chiuso per manutenzione: è un problema del presidente della Regione Valle d’Aosta o è un problema per tutta l’Italia? Quindi – ha proseguito il presidente di Confindustria – io credo che si possa fare una riflessione nel merito. Ribadisco: è in Costituzione e va fatta. Teniamo però conto – e su questo devo dire che il governo è intervenuto rispetto alla prima bozza – che avevamo detto che se vuoi andare sui Lep e risolvere le diseguaglianze, non puoi farlo in varianza di finanza pubblica, perché devi aiutare coloro che devono migliorare i propri livelli essenziali di prestazioni, e in effetti è stato modificato perché bisogna mettere delle risorse per consentire di lavorare sulle diseguaglianze che abbiamo in questo Paese, che – ha concluso Bonomi – sono evidenti».

 «Sull’immigrazione grande riflessione di tutti»

Infine, il tema dell’immigrazione, all’indomani della tragedia nelle acque di Cutro e del Consiglio dei ministri di ieri a Cutro.  «Noi – ha sostenuto Bonomi – dobbiamo ragionare nel merito delle cose, evitare le polemiche. Purtroppo il tema dell’immigrazione è a seconda di come tu lo affronti: o sei xenofobo o sei xenofilo. Io credo invece che proprio Cutro ci deve far riflettere tutti. Dispiace – ha aggiunto Bonomi – che l’immagine della Calabria, del suo mare, siano associate alla morte, questa è una cosa che dovrebbe far riflettere tutto il Paese. Credo che da qui si possa lavorare insieme su come pensare a una politica dell’immigrazione a tutto tondo che tenga conto della parte lavorativa, sociale, di cittadinanza, di inclusione. Quindi – ha concluso il presidente di Confindustria – penso che sia un momento di una grande riflessione del Paese». (c. a.)

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